Giornalismo ambientale, nuovi media, scienza e divulgazione, informazione e formazione: sono questi alcuni temi che verranno affrontati al primo festival del giornalismo ambientale, in programma a Roma, al Maxxi, dal 6 all’8 marzo. Organizzato dal Ministero dell’Ambiente, dall’Enea con l’Ispra e la Federazione italiana dei media ambientali (Fima), sarà inaugurato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che interverrà alla sessione di apertura, alle ore 9.30, moderata dalla conduttrice Tessa Gelisio, alla quale prenderanno parte il presidente dell’Enea Federico Testa, il presidente dell’Ispra Stefano Laporta, il presidente della Fima Roberto Giovannini, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna e il segretario generale del Maxxi Pietro Barrera.
Direttori a confronto

Il ministro Costa interverrà anche sabato 7 alle 11.30 al panel su “L’informazione è formazione? Presente e futuro del giornalismo ambientale in Italia”, moderato da Maria Rosaria De Medici di Fuori tg del Tg3, a cui parteciperanno il direttore del Tg1 Giuseppe Carboni, il direttore di Tiscali.it Giuseppe Caporale, il direttore dell’Adnkronos Gian Marco Chiocci, il direttore generale della Fieg Fabrizio Carotti, il direttore di Skytg24 Giuseppe De Bellis, il segretario generale aggiunto della Fnsi Vittorio Di Trapani, il direttore de L’ecofuturo magazine Michele Dotti, il senior advisor del terzo settore e responsabilità sociale Rai Giovanni Parapini, il direttore del Tg3 Giuseppina Paterniti, il direttore di Fanpage Francesco Piccinini, il direttore dell’agenzia Dire Nicola Perrone, il direttore di “Ecoincittà” Massimiliano Pontillo, il vicedirettore di Askanews Gianni Todini e il direttore di Teleambiente Stefano Zago.
Aperitivi scientifici con Tozzi e Rossi Albertini
Nelle altre sessioni, il festival vedrà la partecipazione di noti divulgatori della ricerca come Valerio Rossi Albertini (il 7 alle 16.30) e Mario Tozzi, con il quale è previsto un aperitivo scientifico il 6 alle 19, delle associazioni ambientaliste, con le quali ci sarà un forum domenica 8 alle 11, di numerosi esponenti del mondo giornalistico, dalle tv alla carta stampata alle agenzie di stampa.
L’8 marzo, “il Metodo gNe è una rottura”

In apertura della terza giornata, alle 9.30 di domenica 8 marzo nella sala Auditorium del Maxxi, l’evento di Giornalisti Nell’Erba, “Il Metodo gNe è una rottura“: la cassetta degli attrezzi del giornalista a scuola rompe gli schemi, è strumento didattico per l’educazione civica e allo sviluppo sostenibile e diventa un manuale di resistenza civile per giovani.

Introduce e modera Sabrina Mechella Monaldi, di FIMA, giornalista e conduttrice Tv.

Intervengono: Paolo Fallai, giornalista al Corriere della Sera, scrittore, presidente delle Biblioteche di Roma, Giuditta Iantaffi e Ilaria Romano, insegnanti, coordinatrici nazionali Rete docenti Giornalisti Nell’Erba (autrici dell’e-book sul Metodo gNe), Annalisa Persichetti e Chiara Fardella, docenti liceo scientifico G.Alessi di Perugia e referenti per le superiori della Rete Docenti gNe, Leonardo Porciello, studente universitario e giornalista nell’erba. In programma anche le testimonianze di altri giovani e ancor più giovani giornalisti nell’erba e attivisti fff e alcuni docenti nonché il preside della Rete, Gaetano De Masi.
In programma anche una serata dedicata ai temi dell’energia, presentata da “Caterpillar” (Radio2), dai conduttori Massimo Cirri e Sara Zambotti (sabato dalle 20.30).
100 relatori, 50 testate…
Oltre 100 tra esperti, divulgatori e tra giornalisti di 50 testate di carta stampata, radio, tv e web si confronteranno su opportunità e criticità, nuovi strumenti e percorsi, attraverso dibattiti, interventi in stile TED, servizi giornalistici, dialoghi e documentari.
“Riteniamo che la svolta verso il Green New Deal e la lotta ai cambiamenti climatici debba passare per alcuni temi principali come l’informazione e l’educazione ambientale. La corretta informazione deve essere sempre alla base delle decisioni politiche” dice Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente. “Per questo abbiamo deciso di promuovere il Festival al quale sono stati invitati i giornalisti del settore, gli editori, ma anche docenti e soprattutto i giovani perché il pianeta lo salviamo solo se tutti diamo una mano”.
“La sostenibilità economica, ambientale e sociale sono al centro delle nostre attività di ricerca e di trasferimento dell’innovazione alle imprese, alle istituzioni e alla società civile”, sottolinea Federico Testa Presidente ENEA. “Il Festival nasce dalla volontà di sostenere un’informazione di qualità su queste tematiche strategiche per la vita e il futuro di noi tutti, nella consapevolezza del ruolo fondamentale dei media per informare e, allo stesso tempo, ‘formare’, far crescere e diffondere una cultura dell’ambiente e della sostenibilità per rispondere alle sfide che abbiamo davanti”.
“Nonostante l’evidenza della crisi climatica e le emergenze ambientali, oggi questo tema stenta a trovare spazi adeguati sui media”, commenta Roberto Giovannini, Presidente FIMA, “per questo motivo dobbiamo aprire un tavolo di confronto con il mondo dell’informazione, le istituzioni, la scuola e la ricerca, per favorire la collaborazione e lo scambio di esperienze tra tutti gli operatori del settore nazionali e internazionali, con l’obiettivo di migliorare la comunicazione ambientale e contribuire alla tutela e valorizzazione dell’ambiente”.
“Clima, incendi, minacce alla biodiversità, dissesto idrogeologico, rifiuti, sono solo alcune delle emergenze ambientali con cui ci confrontiamo ormai sempre più spesso e ci rendiamo conto di quanto i media giochino un ruolo strategico sia nella diffusione delle corrette informazioni, sia nella prevenzione e resilienza, soprattutto sulle giovani generazioni che sentono gravare su di loro la pesante eredità ambientale che abbiamo lasciato”, dichiara Stefano Laporta, Presidente ISPRA. “Iniziative come il Friday For Future ci hanno dimostrato che la sensibilità dei giovani, ma direi di tutti i cittadini, rispetto ai temi ambientali sta aumentando significativamente, questo anche grazie all’impegno del Ministero dell’Ambiente, dell’ISPRA, degli Enti pubblici di ricerca e del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente nella diffusione delle informazioni attraverso reporting, comunicati stampa, post sui social, frutto di un attento lavoro tecnico-scientifico, accuratamente validato e certificato, perché consideriamo nostro dovere renderci autorevoli e credibili dal punto di vista scientifico, per essere visti come punto di riferimento dalla cittadinanza. Il ruolo del giornalismo ambientale è fondamentale perché è attraverso i media che si arriva a tutti, che si può fare prevenzione, che si può accompagnare il cambiamento per affermare il green new deal che tutti auspichiamo. L’Istituto e tutto il Sistema dell’Ambiente sostengono pienamente l’iniziativa del Festival del giornalismo ambientale, perché consapevoli, ora più che mai, che l’ambiente ha bisogno di tutti noi; ce lo chiede il Pianeta, ce lo chiede il Paese, ce lo chiedono migliaia di giovani cui passeremo le consegne del nostro operato e che rappresentano l’ambiente del futuro”.
Il programma completo qui.
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