Oggi Cuba si è svegliata con centinaia di auto d’epoca che hanno inondato le strade dell’Avana.

Non era affatto una parata, bensì una manifestazione di protesta verso l’embargo che continua da decenni a essere imposto dagli Usa all’Isola.

L’embargo infatti blocca per l’isola un possibile rinnovo del parco circolante, lasciando di fatto la popolazione in una situazione di arretratezza in quanto a trasporti.
A Cuba infatti è più comune incontrare auto più vecchie degli anni ’60 che non. La maggior parte sono di importazione est europea o asiatiche.
“E’ stata una bella giornata” ha detto il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel, inviando un abbraccio a tutti i cubani che, all’Avana e in varie città del mondo, hanno manifestato.

La solidarietà non è arrivata dalle nazioni che oggi hanno votato a favore delle sanzioni, compresa l’Italia.
Eppure Cuba si è rivelato, anche nel recentissimo passato, un paese che nonostante tutto continua a essere fondamentale per gli equilibri geopolitici mondiali, e che non si è tirato indietro di fronte la crisi pandemica, mandando i propri operatori sanitari nel nostro paese ad aiutarci in un momento buio.
foto prese da ‘Cuba Debate’
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