La Commissione Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare del Parlamento europeo a Strasburgo ha votato la proposta di direttiva che limita l’utilizzo dei sacchetti di plastica usa e getta con 46 voti a favore, 8 contrari e 8 astenuti.   Il provvedimento, che  passerà al voto in aula il 10 aprile, prevede la possibilità di tassare o di mettere al bando gli shopper tradizionali, una decisione che lo Stato italiano ha preso dal 2011.

 “L’approvazione della normativa europea sugli shopper è una vittoria italiana”, afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. “Il nostro paese, non senza ostacoli e riserve a suo tempo dalla stessa Unione, ha anticipato nel 2011 quella che oggi è diventata norma per tutta l’Unione – continua il ministro – Il  fatto che l’Italia sia stata battistrada di un percorso virtuoso oggi intrapreso dall’Europa conferma la validità di una impostazione che in questo, come in altri campi, pone il nostro paese all’avanguardia. Il futuro degli shopper passa infatti per la chimica verde a matrice organica. E le scelte effettuate dal nostro paese vanno nella direzione di incentivare anche questa frontiera della green economy”.

Soddisfazione anche da Legambiente:  “Benvenga la direttiva.  Ora una delle priorità sarà quella di aggredire in maniera definitiva l’usa e getta, risolvere il problema dei sacchetti illegali ancora troppo diffusi e promuovere le filiere delle produzione industriali innovative e rispettose dell’ambiente come ha fatto in questi anni l’Italia, che tra l’altro è diventata un esempio e ha fatto scuola in Europa per la riduzione dell’uso degli shopper inquinanti usa e getta, per la lotta all’inquinamento marino da plastica e per l’uso dei sacchetti compostabili per la raccolta differenziata per l’uso domestico”, dichiara Stefano Ciafani vicepresidente di Legambiente.

 “Se fino al 2010 – aggiunge Ciafani – l’Italia era il primo paese europeo per consumo di sacchetti di plastica usa e getta, con una percentuale di consumo pari al 25% del totale commercializzato in Europa, con l’entrata in vigore nel 2011 della legge contro gli shopper non compostabili, in soli tre anni la nostra Penisola è riuscita a dimezzare questa percentuale tracciando le basi per una strategia integrata sulla corretta gestione dei rifiuti, sulla riduzione della plastica, sulla tutela e la salvaguardia dell’ambiente marino e della biodiversità”.

Anche da Assobioplastiche un’analisi positiva della direttiva: “Dal testo approvato emerge che  le misure adottate dallo Stato Italiano  sono ammesse anche dalla nuova direttiva, potendo gli Stati Membri mantenere in vigore misure in deroga all’art. 18 della Direttiva Imballaggi – dichiara il presidente Marco Versari –  
In secondo luogo l’Europa riconosce le differenze esistenti nei Paesi Membri e dà loro la possibilità di seguire strade diverse per raggiungere il comune target di riduzione del 50% in 3 anni rispetto al 2010 e dell’80% in 5 anni.
 
In terzo  luogo, il testo approvato ieri introduce espressamente un principio di differenziazione tra le plastiche tradizionali e le plastiche biodegradabili e compostabiliper il loro riconosciuto valore nella raccolta differenziata della frazione organica. Si prevede, inoltre, che i sacchi frutta e verdura dovranno essere biodegradabili e compostabili entro 5 anni dall’entrata in vigore della Direttiva. 
 
 Da ultimo, il testo introduce un concetto assai interessante: qualora uno Stato decida di intraprendere la strada della tassazione, come avvenuto per esempio in Irlanda, i sacchi cosiddetti riutilizzabili non potranno in alcun modo costare meno di quelli monouso, a cui verrà applicata la tassa. Ciò al fine di evitare possibili aggiramenti degli obiettivi di riduzione che sono il motivo fondante della direttiva.
 
Ne esce  quindi confermata la validità e l’importanza del modello italiano come esperienza pilota per l’intera Unione Europea. È qui  il caso di ricordare che, secondo i dati di Plastic Consult, grazie alla normativa adottata nel 2011, il nostro Paese è riuscito a raggiungere una riduzione  dell’ordine del 50% in tre anni del volume degli shopper in circolazione, passando da circa 180 mila tonnellate nel 2010 a poco più di 90 mila nel 2013”.

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Redazione centrale di giornalistiNellerba.it Giornalisti Nell'Erba è realizzato dall'associazione di promozione sociale Il Refuso. Nel tempo ha collezionato tanti riconoscimenti e partnership come ad esempio quelle con ANSA, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa, Federazione Italia Madia Ambientali FIMA, European Space Agency (ESA), Agenzia Spaziale Italiana, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Lega Navale Italiana, Marina Militare, Università di Roma Tor Vergata. Ha i riconoscimenti della Presidenza della Repubblica, del Ministero dell'Ambiente e tante altre istituzioni.

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