aria in bottigliaAvete visto il cartone animato ‘Lorax – il guardiano della foresta’? Se sì, vi ricorderete di certo del sindaco di Thneedville – una cittadina fatta completamente di plastica – che vuole arricchirsi vendendo aria in bottiglia ai suoi cittadini. Una situazione assurda vero? Purtroppo in Cina sta succedendo una cosa simile.

La Cina, come è noto, è uno dei paesi più inquinati al mondo; a testimonianza di questa situazione la nascita di una mappa interattiva basata sui risultati dell’Aqi, o Air Quality Index, costantemente aggiornata sulla pericolosità dell’aria. Basta dare un’occhiata alla mappa per accorgersi dello spaventoso livello di tossicità respirabile in Cina. La quantità PM 2.5 (particelle così microscopiche che inalate possono creare danni non solo al sistema respiratorio ma anche a quello sanguigno causando milioni di decessi annui) arriva fino a 40 volte otre il limite fissato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (25 µg/m3): infatti pochi giorni fa Pechino ha lanciato un allarme rosso chiudendo persino le scuole. Addirittura alcuni ristoranti hanno iniziato ad addebitare ai loro clienti un costo aggiuntivo per la purificazione dell’aria nei loro locali.

L’inquinamento del paese asiatico è tale da consentire alla start-up canadese ‘Vitality Air’ di commercializzare aria di montagna spray vendendola tra i 14-20 CA$ a bottiglia facendo affari d’oro. Come potete vedere si è riusciti superare l’assurda idea imprenditoriale del sindaco di Thnedville.

La situazione non può che continuare a peggiorare visto che gli accordi di COP21, sponsorizzata in parte da aziende inquinanti, non solo sono ben lontani dall’essere soddisfacenti, ma non si sa esattamente quando entreranno in vigore. Oggi è la Cina che acquista aria spray e domani chi sarà?

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