Bonn, 6 novembre 2017 – Si apre oggi la ventitreesima conferenza ONU sul clima, che sarà presieduta dalle Fiji rappresentate dal primo ministro Frank Bainimarama. Per seguire la plenaria con la cerimonia di apertura dei lavori, collegarsi qui. In apertura, un corteo di bambini in plenaria a ricordare ai grandi di “salvare il mondo”.
L’agenda prevede che Salaheddine Mezouar, presidente di COP 22/CMP 12/CMA 1 passi le consegne a Frank Bainimarama, presidente designato di COP 23/CMP 13/CMA 1.2, Presenti Barbara Hendricks, ministro dell’Ambiente tedesco, Petteri Taalas, segretario generale del World Meteorological Organization (WMO), Hoesung Lee, capo dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), Ashok Alexander Sridharan, sindaco di Bonn, e Patricia Espinosa, segretaria esecutiva del UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change).
In mattinata saranno discusse le procedure e l’adozione di un’agenda dei lavori, saranno ammessi organizzazioni e osservatori. Altrettanto sarà fatto per l’organizzazione della Conference of the Parties serving as the meeting of the Parties to the Kyoto Protocol (CMP13) e per la Conference of the Parties serving as the meeting of the Parties to the Paris Agreement (CMA1.2).
Qui COP / CMP e CMAper vedere le agende. Alla COP23 sono previste 19.000 persone da tutto il mondo. Tra questi, più di 11 mila sono delegati di 195 paesi, 6200 osservatori e 1633 giornalisti (tra cui gli inviati di Giornalisti Nell’Erba). La delegazione italiana del ministro Gian Luca Galletti, per quanto sappiano è composta da 54 delegati.
Nel frattempo, negli USA, dove l’amministrazione Trump ha deciso di uscire dall’accordo di Parigi e puntare sulle fonti fossili smontando il lavoro fatto dall’ex presidente Obama, viene pubblicato il Climate Science Special Report (CSSR) del U.S. Global Change Research Program (USGCRP) in cui fa il punto sulle temperature globali e si scrive nero su bianco che la responsabilità è prevalentemente umana.


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