I numeri da soli non sono mai esaustivi, però comunicano molto. A volte spaventano a volte tranquillizzano, non sempre rappresentano ciò che realmente accade, ma ci aiutano a comprendere le diverse situazioni. Ed è proprio attraverso i numeri che un gruppo di ragazzi della 3B della Scuola media di Decimoputzu, guidati dalla docente Bernardina Troncia, ha parlato di discriminazione.
La classe, che fa parte della rete gNe (Giornalisti Nell’Erba), ha infatti partecipato al progetto “Il razzismo non è un’opinione”, promosso dalle Associazioni Oltre Le Parole e Dire fare cambiare, realizzato grazie al contributo dell’Unar per promuovere azioni positive finalizzate a contrastare ogni tipo di discriminazioni.
Il gruppo ha svolto un lavoro di ricerca, prima su internet e poi sul campo ed ha quindi realizzato un cartellone per raccontare la realtà del razzismo attraverso i numeri.
Ma perché parlare di discriminazione attraverso i numeri?
<Siamo partiti da semplici domande: L’Italia è razzista o accogliente? Quanto? Svolgendo una ricerca su internet abbiamo trovato dei dati interessanti, o per meglio dire, dei numeri preoccupanti raccolti dall’associazione Lunaria nel “Libro Bianco contro il razzismo. Sono numeri che testimoniano fatti, storie di persone offese, insultate, minacciate, picchiate o persino uccise individualmente o in gruppo per il colore della pelle, per l’orientamento sessuale o per la religione che professano>
Ma contano di più i fatti o i numeri? <In queste storie tutti e due: anzi, i numeri completano i fatti e danno loro ancora più importanza e significato>
Le vittime di reati razzisti o di discriminazione razziale che sporgono denuncia sono ancora poco numerose e pertanto le storie di discriminazione emergono raramente.
Leggendo i dati appare quindi subito chiaro che se si potessero contare tutte le storie di discriminazione in Italia si raggiungerebbero numeri esorbitanti. Sono infatti già a molte cifre i numeri dei casi raccolti dall’associazione Lunaria tra gennaio 2008 e marzo del 2020: “7.426 casi di ordinario razzismo; 5340 i casi di violenze verbali, uso di parole offensive e cattive o informazioni scorrette e discriminatorie attraverso social network, blog, siti internet; 901 sono i casi di aggressioni fisiche come ad esempio quello successo recentemente alla stazione della metropolitana di Roma; 177 i danneggiamenti alla proprietà per esempio ai campi rom e alle case degli immigrati; 1008 casi di discriminazione sul lavoro, in casa, in strada, in autobus, nelle scuole ecc… >
In Italia nell’ottobre del 2019 è stata istituita una Commissione Parlamentare contro l’odio, voluta dalla senatrice Liliana Segre, con l’obiettivo di monitorare il razzismo e l’antisemitismo in Italia, ma la portata di questi numeri ci fa capire che c’è ancora moltissima strada da fare!
Il gruppo ha poi svolto un’inchiesta sul territorio dalla quale è emersa la scarsa disponibilità delle vittime a raccontare le discriminazioni subite, le persone offese tendono a minimizzare o addirittura a tacere. Quasi tutti invece, ammettono tranquillamente di usare parole offensive o discriminatorie. <La ricerca sul campo ci ha confermato che i numeri dei casi di razzismo registrati, seppur altissimi, non corrispondono realmente a quelli reali, mentre le parole discriminatorie e offensive normalmente utilizzate sono diverse decine e di una enorme varietà. Solo tra i nostri coetanei, abbiamo individuato una trentina di parole discriminatorie normalmente utilizzate>. Anche nei piccoli centri quindi le storie di discriminazione raggiungono numeri significativi, che pur non corrispondendo ai numeri reali, parlano, raccontano e rispecchiano la realtà; il gruppo di lavoro ha deciso infine di realizzare un cartellone in bianco e nero per rappresentare il razzismo attraverso i numeri. <Abbiamo voluto mettere nero su bianco i numeri del razzismo in modo da rendere più facile imprimerli nella mente e nella coscienza>.
Se imparassimo davvero a leggere e a capire il significato dei numeri potremmo comprendere meglio i fatti, da quelli più piccoli a quelli più grandi.
Sara Solferino 3^B
Scuola Media Decimoputzu (CA)

Illustrazione realizzata da: Sara, Valentina P., Mirko ed Eleonora con la collaborazione anche di Valentina M., Marco, Michele, Alessio e Martina)
DATI – NUMERI sui casi, denunciati, di ordinario razzismo e violenze verbali, fisiche ecc.. che l’associazione Lunaria ha raccolto sul “Libro Bianco contro il razzismo” tra il 1 gennaio 2008 e il 31 marzo del 2020; “7.426 casi di ordinario razzismo; 5340 i casi di violenze verbali, uso di parole offensive e cattive o informazioni scorrette e discriminatorie attraverso social network , blog, siti internet ; 901 sono i casi di aggressioni fisiche; 177 i danneggiamenti alla proprietà; 1008 l’insieme dei casi di discriminazione sul lavoro, in casa, in strada, in autobus , nelle scuole ecc. Noi li abbiamo messi nero su bianco per non dimenticarli, ma imprimerli bene nella mente e nella coscienza di ciascuno.
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