altAd Ascoli Piceno, nei pressi del fiume Castellano dove, dal 1500 vi è una Cartiera Papale, fin dal Medioevo, grazie alla forza motrice dell’acqua, già si macinava grano, si lavorano metalli e si produceva olio d’oliva. L’acqua qui ha sempre avuto un ruolo fondamentale, come dimostrano le antiche macine ed i magli ancora visibili all’interno della attuale cartiera: non c’è da stupirsi che questo luogo sia stato scelto per ospitare una esposizione permanente multimediale dedicata all’acqua intitolata ‘Tutta l’acqua del mondo’.

Agli altri 5 Centri di Educazione Ambientale  del Piceno, si è aggiunto, quindi,un vero e proprio Ecomuseo interattivo dedicato alla risorsa fondamentale per la vita: grazie aschermi touchscreen, mappe tridimensionali, allestimenti in plexiglass la mostra vuole stimolare le persone a non sprecare questo tesoro liquido.

Il progetto è stato finanziato con circa 350 mila euro nell’ambito del PIT regione: l’esposizione è stata  progettata dalla Sissa e dalla Medialab di Trieste specializzate nella divulgazione scientifica e realizzata dallo studio Magian Design di Melbourne noto in tutto il mondo per aver allestito esposizioni scientifiche molto importanti.

E’ possibile scegliere dei cortometraggi sull’oro blu da guardare in una piccola stanza cinema: i video sono coinvolgenti ed istruttivi e descrivono i problemi di scarsità e contaminazione delle acque in molti paesi poveri, l’importanza di evitare sprechi e come mantenere la qualità dell’acqua. Le pareti delle sale del museo e i muri esterni della stanza cinema sono coperte di informazioni geografiche sulla distribuzione dell’acqua nel mondo e degli schermi proiettano immagini di paesaggi straordinari dove l’acqua risalta a contatto con gli altri elementi del territorio.

L’acqua è indispensabile per soddisfare molti bisogni, per esempio la produzione del cibo, ma alcuni alimenti, come la carne, hanno una ‘water footprint’ enorme: un kg di carne di manzo richiede più di 15.000 l d’acqua. Anche l’industria consuma molte risorse idriche, e dovrebbe almeno essere attenta a non produrre inquinamento chimico e termico. Il trasporto, invece, se effettuato via mare o via fiume risulta molto più ecologico ed economico di quello via terra.

Per fortuna la scienza può aiutarci risolvere problemi della limitatezza delle risorse idriche: sono già state progettate delle reti di nylon che raccolgono l’umidità nell’aria per condensarla in acqua, e si possono seminare le nuvole per far piovere o, come è accaduto durante le olimpiadi del 2008 in Cina, per avere una cielo sereno.

Tutte queste informazioni e tante altre sono disponibili alla mostra grazie a numerose meraviglie multimediali e tecnologicheche illustrano usi intelligenti e sconsiderati dell’acqua  C’è un istallazione interattiva di plexiglass che contiene centinaia di bottiglie da un litro le quali si illuminano per mostrare, le diverse quantità di acqua utilizzata nel mondo da ogni  persona per usi domestici a seconda dello stato in cui vive. Noi siamo quelli che sprecano di più, infatti ogni italiano consuma 75 volte più acqua di un abitante del Mali, 8 volte più di un cinese e quasi il triplo di un tedesco.

Credo che un museo dedicato all’acqua sia un’idea straordinaria, mi auguro che vadano in molti a vederlo e che in molti si rendano conto di quanto sia importante prendersi cura di questa preziosa e limitata risorsa.

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