Durante la prima delle due Giornate Nazionali di Giornalisti Nell’Erba #GNE2021 (il 28 maggio), le docenti Giuditta Iantaffi, Ilaria Romano, coordinatrici nazionali della Rete Docenti gNe e delegate Educazione e Formazione, e Annalisa Persichetti e Chiara Fardella, coordinatrici nazionali per le scuole superiori, hanno tenuto un webinar in due parti che, nel caso li abbiate persi nel momento della diretta sui nostri canali social (YouTube e Facebook), potrete recuperare qui sotto.
Insieme ai docenti, co-protagonisti di un anno tra DAD e presenza – una categoria che troppo spesso viene data per scontata e talvolta dimenticata – e insieme al Ministero dell’Istruzione, con cui Il Refuso/Giornalisti Nell’Erba ha in essere un protocollo d’Intesa con il MIUR per l’educazione allo sviluppo sostenibile/educazione civica, nell’agorà di GNE2021 si è parlato delle difficoltà, perplessità, criticità affrontate in generale e soprattutto in questo anno difficile, e si è cercato di fornire strumenti concreti di soluzione per fare davvero una educazione civica legata alla realtà, sostenibile da ogni punto di vista, compreso quello delle energie degli insegnanti, trasversale, ossia che non si limita al compito e alle 33 ore ma abbraccia davvero ogni disciplina con l’obiettivo di dare davvero ai ragazzi le armi in mano per affrontare un mondo sempre più difficile, più complesso e pieno di sfide. E renderli davvero (e questa ripetizione di “davveri” non è un errore ma un voler battere e ribattere sull’approccio con la realtà) cittadini consapevoli, preparati, capaci di costruirsi un futuro migliore, toccando non uno ad uno ma mischiando consapevolmente tutti e 17 gli obiettivi dello “sviluppo” (inteso come passo in avanti qualitativo e ottimizzazione) sostenibile.
Resilienza
Alessandro Vienna (MIUR) Paola Bolaffio (gNe) Daniela Sannipoli
Siamo partiti, il 28 maggio, dal concetto di “Resilienza”, con un’introduzione di Alessandro Vienna, della Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento Scolastico (DGSIOS) – Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Poi, l’analisi di una raccolta di testimonianze da docenti di varie parti d’Italia su esperienze, perplessità, criticità, suggerimenti riguardo la cosiddetta Educazione Civica, con la docente di scuola superiore Daniela Sannipoli che ha proposto il minisondaggio (ancora online, sarebbe bello se continuasse a navigare e raccogliere le testimonianze: il form lo trovare QUI*).
Qui sotto il video integrale (compresi tempi morti) della diretta del primo slot.
Adattamento o Evoluzione?
Ilaria Romano GIuditta Iantaffi
La prima parte del webinar è stato condotto da Ilaria Romano e Giuditta Iantaffi. Si entra nel vivo e si parla del Metodo Giornalisti Nell’Erba, frutto di 15 anni di scambi di esperienze, di materiali, di riflessioni all’interno della Rete Docenti gNe. Ne è uscito fuori un e-book, scritto appunto da Romano e Iantaffi (lo trovate QUI), con schede ed esempi per metterlo in pratica.
“Riteniamo che la scuola possa e debba esprimere tutto il valore di cui è capace, mettendosi in evidenza come punto di riferimento etico e non solo come “trasmittente” di sapere. Il tutto senza dimenticare la sostenibilità, che vuol dire anche fare i conti con i limiti di mezzi, modalità di accesso, tempo e… giga con cui tanto i docenti che gli alunni e le loro famiglie devono fare i conti”, scrivono in un articolo a doppia firma Iantaffi e Romano.
“Con il nostro contributo intendiamo proporre qualche riflessione e qualche idea anche per la didattica a distanza con la “cassetta degli attrezzi” del metodo Giornalisti Nell’Erba, creando relazioni proficue e vitali e sfruttando questa situazione insolita per stimolare tutta la comunità educante alla cittadinanza attiva.
La programmazione del lavoro didattico – soprattutto in DAD – dev’essere ovviamente calata nel contesto, ora più che mai. Non ci concentriamo quindi sui mezzi e gli strumenti, ma sulle idee. Al centro i ragazzi, che con il metodo gNe diventano realmente protagonisti attivi dell’apprendimento/insegnamento.
Rendiamo gli studenti protagonisti del loro sapere. “E’ il momento perfetto – quello che si è vissuto con la didattica a distanza e che ha dato l’occasione anche di riflettere sull’innovazione della scuola – per attivare le competenze didattiche dei nostri studenti: proponiamo loro di costruire piccole lezioni per istruire i compagni a distanza. Magari sanno usare gli strumenti meglio di noi e ci daranno utili suggerimenti. Inoltre – lo dicono i pedagogisti, ma lo sappiamo anche noi – solo quando si sa spiegare una cosa si sa di averla imparata. Non c’è quindi miglior modo di constatare gli apprendimenti, che è ciò che davvero conta anche senza scomodare gli interrogativi sulle modalità di valutazione della didattica a distanza”.
(A proposito di valutazione, consigliamo la lettura di Scuola dopo la DAD, che voto diamo?, articolo di Ilaria Romano e Giuditta Iantaffi del maggio 2020).
“Scegliamo e diffondiamo informazione accurata. Forniamo ai ragazzi fonti giornalistiche di qualità, articoli scientificamente fondati e che contengano dati verificati e verificabili”. Ma soprattutto il Metodo gNe educa docenti e discenti alla selezione di queste fonti, di articoli fondati, verificabili e verificati: serve per ogni ricerca, e la ricerca, il creare da soli il proprio sapere, è tra le cose più importanti da imparare.
“Insegniamo a distinguere fatti da opinioni. E’ il momento della responsabilità, in cui oltre a rispettare tutte le norme per non diffondere il virus, bisogna verificare le informazioni, soprattutto prima di diffonderle: rinforziamo quindi le competenze di verifica della notizia, magari proponendo “sfide” che i ragazzi potranno svolgere anche insieme ai loro familiari, sensibilizzando ed educando in questo modo anche gli adulti.
Stimoliamo a produrre buona informazione. I ragazzi potranno produrre articoli su ciò che stanno vivendo, utilizzando varie modalità di documentazione ed espressione (scrittura, video, fotografia…). Nelle consegne potremo dare stimoli per creare informazione accurata, distinguendo anche nella produzione i fatti dalle opinioni. Ma lasciando il giusto spazio all’espressione delle emozioni, che nell’ambito della relazione educativa – e in questo periodo più che mai – devono essere ascoltate con attenzione.
Pensiamo attività creative. La didattica a distanza ha evidenziato definitivamente i limiti della lezione frontale. Le videoconferenze o i video didattici che magari faremo possono quindi essere l’occasione per una mini-lezione proporzionata al tempo di attenzione (e alla disponibilità di giga!) che si può avere davanti a uno schermo, ma sfruttiamo questo tempo anche per proporre attività più creative, che i ragazzi possano svolgere in un tempo più disteso e anche non davanti allo schermo. Magari esercitando competenze trasversali o mixando col giornalismo altri saperi poco sfruttati in classe: manualità, tradizioni, arti performative…
Facciamo davvero comunità educante. Proponiamo attività didattiche (sostenibili in termini di tempo e impegno richiesto) in cui i ragazzi possano coinvolgere un familiare o affiancarlo nello svolgimento di compiti domestici. Chiediamo loro di condividere con gli adulti i risultati delle attività di verifica della notizia, o di leggere insieme, o di inventare e raccontarsi reciprocamente storie. Alimenteremo il circolo virtuoso della relazione educativa e della costruzione di comunità educante, oltre che quello della diffusione della cultura.
Promuoviamo la collaborazione, anche a distanza. Gli strumenti online si possono sicuramente prestare a declinare le attività cooperative in ottica di didattica a distanza. Non dimentichiamo che il giornalismo è di per sé attività collaborativa/cooperativa, e che le redazioni si avvalgono abitualmente del contributo di collaboratori che lavorano da remoto. Approfittiamone, distribuiamo ruoli e compiti, affidiamo la responsabilità di seguire una consegna in autonomia e di consegnare i pezzi entro la scadenza data. Sarà una competenza fondamentale nel mondo del lavoro – di qualunque lavoro.
Collaboriamo noi per primi. La cultura non è divisa in discipline. Informiamo i colleghi del nostro procedere e approfittiamone per stimolare in noi stessi e nei ragazzi un approccio transdisciplinare. Il giornalismo è transdisciplinare per definizione e le piattaforme didattiche possono fornirci tanti strumenti per mettere su un laboratorio creativo a distanza.
Ragazzi, diciamo anche a voi! Vi si chiede un grande atto di responsabilità. Siate positivi, attivi e proattivi, aiutateci a cambiare la didattica: proponete, create, scrivete, documentate quello che vivete e che vi circonda. Ideate minilezioni per i compagni, con i mezzi che sentite più adatti a voi, e poi proponetele ai vostri insegnanti. Ricordate che se sapete spiegare una cosa agli altri possedete la conoscenza. Per esempio: come spieghereste analisi del periodo? E un argomento nuovo di geografia? Sarete di esempio e guida per i vostri pari e anche per gli adulti. E questo momento si trasformerà in un’occasione di crescita, sia per voi giovani che per noi grandi”.
Qui sotto il video integrale (compresi tempi morti) della diretta del primo webinar.
Qui le slide proposte durante il webinar da Giuditta Iantaffi, introduzione e vantaggi del Metodo gNe e esempi di UDA.
Qui una sintesi dell’intervento di Ilaria Romano sulle fonti.
Il Metodo Giornalisti Nell’Erba, una cassetta degli attrezzi per l’educazione allo sviluppo sostenibile – e-book
I servizi gNe sui cambiamenti climatici e dalle COP (Conferenze Onu sul Clima)
La sezione SCUOLA sulla testata giornalistinellerba.it
Da Mitigazione a Potenziamento
Chiara Fardella Annalisa Persichetti
La seconda parte del webinar ha centrato il focus sulle scuole superiori. Annalisa Persichetti e Chiara Fardella hanno iniziato facendo riferimento alle nuove Raccomandazioni europee sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente (22 maggio 2018), analizzando uno ad uno i punti e evidenziando come questi obiettivi vengano centrati dal Metodo Giornalisti Nell’Erba, per poi passare ad illustrare esperienze didattiche e buone pratiche EFFICACI e SENZA SPRECHI. Hanno fornito esempi concreti su come poter lavorare e risultati che si sono raggiunti, dalla progettazione annuale dell’educazione civica alle superiori, ai progetti internazionali di scambio culturale e pon, da UDA e attività per l’orientamento e gli open days ai progetti di PCTO, a quelli nazionali di educazione civica, compresi esempi di lezioni peer to peer e flipped classroom, con schede di lavoro. Hanno portato esempi di lezioni, di attività e percorsi didattici di educazione civica che possono essere utili per il prossimo anno; temi interdisciplinari affrontati in Redazione e in Classe, ottenendo ricadute come Potenziamento inglese, GeoCambridge, Cittadinanza Europea, Competenze Comunicazione italiana, Potenziamento Competenze Critiche e Ricerca, Potenziamento Competenze TIC, Potenziamento SKILLS trasversali:autonomia collaborazione iniziativa empatia, Potenziamento didattica laboratoriale Fisica e Chimica, Scambi culturali con paesi esteri; e ancora, Innovazione didattica: cooperative learning problem solving service learning, Innovazione didattica: transdisciplinarietà, engagement empowering dai ragazzi ai docenti, Aggiornamento docenti tramite eventi e Meetings GNE e tutoring permanente rete Docenti; Agenda di contatti con fonti autorevoli; Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento PCTO: modello pilota nazionale (riprodotto al momento in Piemonte Toscana Lazio Calabria Sicilia Puglia); Rapporto con il territorio collaborazione partecipazione pressione comunicazione responsabilità e, non da ultimo, una notevole ed utile Visibilità del lavoro della Scuola.
Una trasversalità reale e concreta, una didattica che porta valore, che è possibile, sostenibile ed efficace, inclusiva: Fardella e Persichetti mostrano esempi, suggeriscono modalità, unità di didattiche, soluzioni di valutazione.
Qui sotto il video integrale (compresi tempi morti) della diretta del secondo webinar.
Qui sotto i link per scaricare le slide e i materiali e i video presentati da Annalisa Persichetti e Chiara Fardella.
Scienziato e Giornalista – slide sul metodo scientifico e quello giornalistico: come e perché usare le redazioni giornalistiche in un liceo scientifico.
Educazione civica sostenibile alle superiori con il Metodo Giornalisti Nell’Erba
Potenziamento – Le buone pratiche, empowering, risultati ottenuti…
Perché usare il metodo gNe – in sintesi
Agenda 2030: perché è così importante?
Video efficacissimo, realizzato dal team gNe del liceo G. Alessi di Perugia in cui si spiega, in modo sintetico (in meno di 3 minuti) e chiarissimo, oltre che corretto, l’agenda 2030, i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, il cambiamento climatico, le COP, conferenze ONU sul clima.
Il progetto “Il Razzismo non è un’opinione”, 6 classi in 5 regioni d’Italia, marzo 2021
Il progetto Be a data scientist, con gNe, Frascati Scienza, Istat, presentato al Festival internazionale del Giornalismo e alla Notte Europea dei Ricercatori (2019)
Video-inchiesta sul body-shaming
#Iorestoacasa – video
PCTO con gNe
Intervista a Annalisa Persichetti dopo le prime esperienze di Alternanza Scuola Lavoro (così si chiamava). Il video è stato realizzato nel corso di uno dei Meeting formativi Nazionali dei Docenti gNe (#MDgNe) nel borgo di Bovino (Foggia)
Tutti i numeri de La Siringa – liceo Galeazzo Alessi di Perugia
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