Una storia di resistenza e trasformazione ne incontra un’altra durante il lockdown. Ne scaturisce un progetto che porta al cinema, passando per il teatro, il libro bestseller che racconta la migrazione  attraverso lo sguardo di un bambino.

Il film Enaiat, l’incredibile storia, scritto e diretto da Patrizia Schiavo e realizzato dalla CNT -Compagnia Nuovo Teatro, è liberamente tratto dal libro Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari, di Fabio Geda, edito da Baldini e Castoldi nel 2010. Al centro del racconto c’è Enaiat, che ancora bambino deve lasciare l’Afghanistan per sfuggire alle persecuzioni e alle discriminazioni subite dal suo popolo, gli hazara, e arriva in Italia come minore non accompagnato nel 2004, dopo un viaggio di anni attraverso Pakistan, Iran, Turchia e Grecia.

Enaiat, l’incredibile storia, realizzato in collaborazione con Regione Lazio e con il patrocinio di Amnesty International, è un esperimento di fusione fra teatro e cinema, pensato in pieno lockdown e curato nella sua veste cinematografica da Persico Film. “Con questa storia ho deciso di tentare una trasposizione cinematografica – racconta la regista e drammaturga Patrizia Schiavo- di avvicinarmi al linguaggio filmico, innanzitutto per lasciare un segno del tempo che stiamo vivendo e della nostra resistenza nel nostro teatro chiuso da un anno; la pandemia ci ha costretto ad allontanarci dal nostro pubblico e noi abbiamo cercato una nuova vicinanza.”

Il film è disponibile on demand sulla piattaforma https://www.teatrocitta.it/: una soluzione che permetterà la visione a distanza anche alle scuole, dove “i Coccodrilli” sono fra i libri più letti e amati.

Foto di Roberto Corradini

Enaiat, l’incredibile storia è una trasposizione emozionante e ben riuscita. Intenso l’Enaiat interpretato da Antonio De Stefano, che con grande sensibilità si è calato negli occhi spalancati e vigili di un bambino a cui la vita ha già imposto grandi prove. La madre, impersonata dalla stessa Patrizia Schiavo, è costretta a lasciare il figlioletto in Pakistan per sottrarlo alla persecuzione a cui andrebbe incontro in Afghanistan: una decisione dolorosa in cui intravede l’unica possibilità di futuro per il bambino.

Lo spettacolo condensa storie, turbamenti, sentimenti dalle pagine del libro, ed è sorprendente come tutti i mondi percorsi da Enaiatollah – dalle strade di Quetta a cave e cantieri in Iran, all’attraversamento in canotto del braccio di mare fra la Turchia e la Grecia – siano stati fatti rivivere sul piccolo palcoscenico del Teatrocittà, in via Guido Figliolini, a Roma, dove la CNT ha partecipato alla riqualificazione del quartiere dietro gli studi di Cinecittà trasformando uno spazio abbandonato in un luogo di scambio culturale.

Il progetto Enaiat, l’incredibile storia è stato presentato il 6 luglio al Teatrocittà, in un incontro con la regista e attrice Patrizia Schiavo, l’attore Antonio De Stefano, Fabio Geda e Enaiatollah Akbari. È stata anche l’occasione per parlare di Storia di un figlio. Andata e ritorno (Baldini e Castoldi), in cui Geda e Akbari raccontano cos’è successo a Enaiat “dopo i Coccodrilli“, e poi di istruzione che cambia la vita, di desideri che spingono avanti, di piccoli gesti che regalano una possibilità a qualcuno, di migrazioni e cittadinanza. Prima proiezione sul grande schermo il 7 luglio al cinema Eden di Roma. 

“Lo spettacolo è “dedicato a tutti quelli coloro che non sono arrivati a raccontare la loro storia e a tutti quelli che odiano e che impediscono ad altri esseri umani il diritto di vivere”, scrive la regista Patrizia Schiavo.

Foto di Roberto Corradini

Per saperne di più:

CNT Compagnia Nuovo Teatrowww.teatrocitta.org    

Link al trailer del film

Piattaforma on demand: https://www.teatrocitta.it/

Per le scuole: 

Antonella Montesi, cell. 349 77 67 796, email antonella.montesi@yahoo.it

www.teatrocitta.it/promozionenazionale/

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