altIn seguito alla presentazione del secondo Rapporto sull’Efficienza Energetica, il 23 gennaio nella bellissima Sala degli Arazzi del Ministero dello Sviluppo Economico Italiano, interessante il confronto tra i rappresentanti dei settori coinvolti nel tema dell’efficienza energetica.

Una tavola rotonda presieduta da Massimo Papelli, giornalista di La7 e  moderatore, che ha visto gli interventi dei vari addetti ai lavori, quasi tutti soddisfatti dei progressi italiani e nello stesso tempo convinti che si ancora molta la strada da fare. Lo sottolinea Francesco Ferrante, senatore ed ex direttore generale di Legambiente, quando dice che “è necessario fare delle scelte univoche”, ad esempio nel campo dei trasporti dove anno dopo anno i decisori italiani sembrano sempre un po’ confusi e non seguono una strategia lineare; lo ribadisce Nicola Martinelli, esperto del campo immobiliare, che focalizza l’attenzione sul settore terziario e, in particolare, sulla necessità di iniziative efficienti all’interno del settore pubblico che, almeno finora, rasentano lo zero; agguerrito il rappresentante di Adiconsum, Biondi, nel ripetere la necessità di sistemi integrati che tengano conto dei consumatori per renderli davvero partecipi in questa transizione.

Nel complesso un’Italia che ha fatto molti progressi in questi anni, alcuni dei quali anche notevoli, ma che come al solito è in ritardo rispetto al resto della classe e un po’ male organizzata. È anche vero che all’Europa sono serviti trent’anni per gettare le basi di solidi mercati energetici nazionali, come ha affermato il deputato Saglia, e questo è il momento di partire con una forte e centrale strategia di efficienza energetica, affiancata dalle giuste politiche industriali e dalla partecipazione della società tutta alla transizione. Speriamo che sia davvero la volta buona e non l’ennesima falsa partenza.

Sul Rapporto, vedi questo articolo

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