Grazie. Senza il contributo del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, una fondamentale boccata di ossigeno per la settima edizione di Giornalisti Nell’Erba deliberata dal Comitato esecutivo qualche giorno fa, non avremmo avuto le forze per proseguire. Grazie. Grazie. Grazie. Grazie al Presidente Enzo Iacopino, al “nostro” fedelissimo giudice Ugo Armati e agli altri colleghi del Consiglio Nazionale che sostengono e credono nella nostra immensa rete di giovanissimi reporter ambientali.
Voglio ringraziarVi con tutto il mio cuore, anche a nome dei tantissimi gNe, per quanto fate da tempo per il nostro progetto e per il sostegno che avete voluto concedere ad una iniziativa che, nel suo piccolo, muove tantissimo per sensibilizzare ed esercitare i giovanissimi alla comunicazione e alla tutela dell’ambiente. Vi siamo davvero grati, oltre ad esserne onorati, perché la presenza dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti a sostegno di questo progetto ha un grande significato per tutti noi.
Per me, innanzitutto, orgogliosa da più di un ventennio di farne parte: vuol dire avere il miglior riconoscimento possibile, il “mio” Ordine è al mio fianco.
Per i giovani che lavorano accanto a me, per tutte le migliaia di bambini e ragazzi che la rete dei gNe ha attirato, per le loro famiglie, per i prestigiosi “tutor”, colleghi di tutta Italia che affiancano l’iniziativa: vuol dire avere la certezza che l’istituzione massima nel campo della comunicazione e del giornalismo nel nostro Paese è sensibile ed approva il loro impegno.
Per chi ancora non ci conosce e si avvicina al nostro progetto, sapere che l’Ordine lo approva significa avere prova della serietà con la quale ci muoviamo.
Spero quindi che l’Ordine voglia mantenere nel tempo l’intento di essermi vicina, fintanto che riesco a portare avanti, e sempre più in alto, un progetto che fa amare la nostra professione, con l’aiuto di tantissimi giovani e di colleghi di tutta Italia. E’ necessario pensare in positivo, soprattutto in questo nostro Paese dove le istituzioni in genere sempre più difficilmente sembrano aver voglia di esser vicino a chi, come noi, lavora “pulito” e con tanto impegno per costruire un presente, oltre che un futuro migliore.
L’Ordine c’è. E ne siamo entusiasti. Vorremmo tanto che, insieme aUgo Armati, giudice appassionato e preziosissimo del Premio ormai da anni, quest’anno ci onorassi della tua presenza anche Tu, Presidente, e la cara amica Fiorenza, compagna d’un tempo a piazzale Clodio, e gli altri colleghi del Consiglio.
Ancora una volta grazie anche dell’augurio tuo, presidente, per “un lusinghiero successo dell’iniziativa”.
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