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Roma, 12 novembre 2015– Cambiamenti climatici, giusto tormentone di questi ultimi mesi sui social network, sono argomento e titolo anche nei tg nazionali? Quanto si parla di ambiente nei media italiani alla vigilia dell’appuntamento globale con le decisioni sul clima?

Arriva al momento giusto, anzi forse un po’ in ritardo rispetto alla necessità, il secondo rapporto Eco Media frutto del think tank istituito da Pentapolis Onlus in collaborazione con l’Università Lumsa e l’Osservatorio di Pavia, sull’informazione ambientale in Italia. Sarà presentato il 27 novembre a Roma alla Lumsa e conterrà, stando a quanto scrive Eco Media nella propria pagina facebook, i dati rilevati nel monitoraggio dei tg di Rai.tv, Mediaset Italia e La7 (peccato non anche Skytg24), mentre il rapporto dello scorso anno conteneva le rilevazioni su Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa e Il Sole 24 Ore.  Non conosciamo al momento i risultati e neppure il perimetro temporale preso in esame (prima del 27 il rapporto è top secret), ma non ci aspettiamo neppure in questo caso alcun record di visibilità per le questioni climatiche e ambientali.

Come parlano di ambiente i grandi media e le televisioni italiane? Catastrofi in apertura, a caldo, quando accadono, ma mai messe in relazione ai cambiamenti climatici – commenta Paola Bolaffio, direttore responsabile Giornalisti Nell’Erba, tra coloro chiamati da Eco Media a commentare il Rapporto il 27 novembre alla Lumsa a Roma –  Anzi, i cambiamenti climatici quasi quasi, per qualcuno, sono un favore naturale: “E’ così piacevole stare in maglietta a novembre a Parigi”,  per dirla come una collega che discuteva di climate change su La7 alle 20.30 pochi giorni fa. Alluvioni, smottamenti, crolli, cicloni… tutto per caso, tutto per un disgraziato fato avverso, imprevedibile, o solo per colpa di qualche ultimo governo locale. Con Scala Mercalli sulla Rai – è vero –  qualcosa quest’anno è successa. Persino allo share. Ma non basta di sicuro. Soprattutto nell’anno di COP21”. 

L’Osservatorio Eco-Media – spiega Massimiliano Pontillo, presidente Pentapolis Onlus – vuole offrire una fotografia di come oggi i temi ecologici vengono effettivamente coperti dai media, per stimolare sia il sistema mediatico ad aumentare livello e qualità delle coperture offerte sia il decisore pubblico. Ma vogliamo anche dare indicazioni ad associazioni e imprese su quali sono gli aspetti dei fatti ambientali che maggiormente riescono a essere trasformati in notizia”.

A illustrare e commentare il rapporto interverranno tra gli altri Bernardo De Bernardinis, Presidente di ISPRA, Stefano Mosti, presidente dell’Osservatorio di Pavia; Walter Ganapini, membro onorario Agenzia Europea dell’Ambiente; Raffaele Lorusso, segretario generale FNSI; Marco Frey, presidente Fondazione Global Compact Network Italia; Diego Crivellari, deputato, Componente IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni; Alfonso Cauteruccio, presidente dell’associazione di giornalismo ambientale Greenaccord Onlus; Fulvio Rossi, Presidente CSR Manager Network, Carlo Maria Medaglia, Capo segreteria tecnica Ministero dell’Ambiente. Quest’ultimo, nel comunicato stampa sulla giornata del 27, dichiara: “In questo momento di grande dibattito sulla sostenibilità, un’informazione ambientale completa e qualitativamente strutturata è più che mai necessaria, sia per il decisore politico che ha bisogno di pianificare gli interventi sul territorio, sia per un effettivo e consapevole coinvolgimento dei cittadini. Per questo l’Osservatorio Eco-Media rappresenta un’iniziativa che mi sento di sostenere con forza poiché pone al centro dell’attenzione un tema ancora scarsamente valorizzato nel nostro Paese, quello dell’informazione ambientale. Sono convinto che le attività di comunicazione e diffusione delle conoscenze ambientali non siano solo prerogativa dei grandi eventi o  delle emergenze naturali, ma siano fondamentali per far nascere comportamenti più consapevoli e soprattutto utili allo sviluppo di un’economia sostenibile”.

Già nella prima edizione del Rapporto era emerso che appena il 9% degli articoli era costituito da approfondimenti, dossier e inchieste. Quasi il 60%, invece, presentava un taglio cronachistico fortemente legato a incidenti, disastri, calamità naturali. E in un articolo su due la tematica ambientale era trattata in maniera solo marginale, messa in secondo piano rispetto alla stringente attualità.

Il programma completo della conferenza del 27 novembre è disponibile sul sito http://www.pentapolis.eu/

La partecipazione all’incontro permetterà ai giornalisti presenti di conseguire 4 crediti formativi, previa registrazione al portale Sigef dell’Ordine dei giornalisti.

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Redazione centrale di giornalistiNellerba.it Giornalisti Nell'Erba è realizzato dall'associazione di promozione sociale Il Refuso. Nel tempo ha collezionato tanti riconoscimenti e partnership come ad esempio quelle con ANSA, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa, Federazione Italia Madia Ambientali FIMA, European Space Agency (ESA), Agenzia Spaziale Italiana, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Lega Navale Italiana, Marina Militare, Università di Roma Tor Vergata. Ha i riconoscimenti della Presidenza della Repubblica, del Ministero dell'Ambiente e tante altre istituzioni.

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