Il periodo della stagione secca in Nepal va da Gennaio a Maggio.

In questo periodo non è infatti raro che ci siano incendi nel paese, ma quest’anno la situazione è fuori controllo.

Da mesi ormai divampano incendi boschivi senza sosta, sono così tanti da aver reso preoccupanti i livelli di inquinamento dell’aria.

La stagione secca coincide con il periodo di preparazione del terreno agricolo, quindi non è affatto raro che gli incendi comincino proprio a causa della bonifica del terreno per stimolarne la crescita di erba da destinare ai pascoli.

Quest’anno però gli incendi sono i peggiori da decenni in termini di numero e intensità, il 15% in più del 2020.

Numero e estensione degli incendi © Nasa

Al momento è ancora difficile stimare i danni, ma le autorità riportano che cinque persone sono morte.

Il problema è anche che il fumo spostandosi inghiottisce anche città intere come è successo con la capitale, Katmandu, alzando il tasso di inquinamento alle stelle.

A fine marzo proprio nella capitale il valore dell’indice della qualità dell’aria (Aqi) è arrivato a 632, più di dieci volte superiore rispetto alla soglia stabilita dell’Organizzazione mondiale della sanità (da 0 a 50).

Picco dell’inquinamento dell’aria di Katmandu © Bhusan Tuladar

Quest’anno la stagione delle piogge è stata eccezionalmente secca e questo ha portato all’incremento degli incendi ora.

“Ci aspettiamo che i cambiamenti climatici porteranno eventi più estremi di piogge e siccità, anche se le precipitazioni totali rimangono invariate”, queste le parole dello scienziato atmosferico Arnico Panday in merito.

Oltre ai cambiamenti climatici è l’uomo l’altro principale responsabile, con una impropria gestione del territorio che dagli anni novanta ad oggi ha subito drastici cambiamenti.

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