Nel cuore dell’Appalachia, più precisamente nello stato del West Virginia, dove l’estrazione del carbone è stata uno stile di vita per generazioni, un’azienda sta lavorando per ripristinare la terra e portare nuova vita nella regione.
L’Appalachian Botanical Company è in missione per trasformare il terreno distrutto da un’ex miniera di carbone in una fiorente e rigogliosa coltivazione di lavanda.

La fondatrice dell’azienda, Jill Lancelot, è cresciuta nella zona e ha assistito in prima persona all’impatto devastante dell’industria del carbone sull’ambiente e sulle persone che vi abitavano. Ha visto la distruzione delle montagne, l’inquinamento dei fiumi e il declino dell’economia locale.
Ma invece di accettare lo status quo, Lancelot decise di agire. Ha fondato la Appalachian Botanical Company con l’obiettivo di ripristinare il territorio e offrire nuove opportunità economiche alla regione.
La miniera aveva lasciato il terreno arido e senza vita, ma ora si sta trasformando in un ecosistema fiorente grazie alle proprietà della lavanda che aiutano il terreno a rigenerarsi e a produrre nuove sostanze nutritive, e grazie all’allevamento di api che contribuiscono all’impollinazione e quindi ad aumentare la biodiversità del territorio.
La Lavender Farm ospita oltre 14.000 piante di lavanda, che non solo regalano uno splendido spettacolo viola, ma offrono anche una serie di benefici. La lavanda è nota per le sue proprietà calmanti e rilassanti e l’azienda la utilizza in una serie di prodotti, tra cui saponi, candele e oli essenziali.
L’apiario, che ospita oltre 40 arnie, è un’altra parte importante del progetto. Le api svolgono un ruolo cruciale nell’impollinazione delle piante di lavanda e producono anche il miele, che l’azienda vende come dolcificante naturale.
Ma la fattoria della lavanda e l’apiario sono molto più di una bella immagine o di una fonte di prodotti. Rappresentano un nuovo modello di utilizzo della terra, basato sulla sostenibilità e sulla rigenerazione piuttosto che sulla distruzione e sull’estrazione.
Ripristinando la terra e creando nuove opportunità economiche, l’Appalachian Botanical Company contribuisce a costruire un futuro più resiliente promettente per la regione che era stata devastata dall’azione mineraria ininterrotta.
E il tutto inizia con un po’ di lavanda e qualche ape.
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