Uno studio pubblicato su Science Advances condotto da Torbjörn Törnqvist, professore di Geologia all’università di Tulane, dichiara che resta poco tempo prima che 15.000 km quadrati di zone costiere umide scompaiano.
Secondo il professor Törnqvist il tasso di innalzamento del livello del mare causato dal riscaldamento globale, avrebbe già superato un punto di non ritorno.

Infatti i precedenti studi condotti suggerivano che le paludi potessero tenere i passo con i tassi di innalzamento dell’oceano fino a un centimetro l’anno circa, ma quegli studi si basavano su lassi temporali molto ridotti (specie se si tratta di geologia)
Quindi a breve potremmo assistere a un fenomeno che fino a qualche anno fa era considerato leggenda per molti: la terraferma diventa mare.
Nel caso del delta del Mississipi secondo il ricercatore c’è poco tempo per provare a ritardare questo processo attraverso delle deviazioni fluviali, ma non sarebbe comunque una soluzione definitiva.

La posta in gioco è l’intero ecosistema che popola quelle regioni paludose.
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