Lamezia Terme (dal nostro inviato) – “Marzo per gli Agnelli” è ultimo libro di Mimmo Gangemi. A Trame 9 col suo ultimo libro, Gangemi, scrittore calabrese, autore de “Il Giudice Meschino”, romanzo di successo dal quale è stata tratta una serie tv Rai, dialoga con l’autore Daniela Rabia e Filippo Veltri (Quotidiano del Sud). L’evento è iniziato con la presentazione che Gangemi ha fatto del titolo del suo libro. “Marzo per gli Agnelli” allude a un detto che in calabrese vuol dire “ogni cosa al suo tempo”. L’autore si è soffermato molto su questa frase, spiegando quanto sia importante il destino nel suo libro e la capacità di condizionare gli avvenimenti. In seguito gli è stata posta una domanda sulla sua visione della Calabria, la risposta dell’autore è stata ricca di senso critico e tendeva a precisare che questa terra non è un “far west”, giudicando i libri che descrivono la mafia in maniera folkloristica inutili in quanto inefficaci ad arrestare il fenomeno. «La Calabria è una terra di sconfitti – ha precisato poi – ma gli sconfitti si possono rialzare». Durante l’incontro si è introdotta una discussione sulla differenza tra la vecchia e la nuova ‘ndrangheta, definite dall’autore “peste” la prima e “colera” la seconda, data la sua malvagità. Marzo per gli Agnelli è un libro crudo, parla di una storia difficile con tanta ombra e qualche possibilità di riscatto, e termina con un pugno fermo nello stomaco. Il
protagonista è Giorgio Marro, un avvocato penalista che non ha più niente da perdere nella vita, perché ha già perso tutto. Proprio questa sofferenza gli dà la forza di fronteggiare i problemi senza paura, e quando la sua vita si incrocia con gli affari malavitosi comincia una vera e propria battaglia personale.
La spiccata caratteristica di Mimmo Gangemi è la capacità di scrivere con cuore e istinto, per evitare di ostacolare la fantasia motrice della sua ispirazione. La nascita dei suoi protagonisti avviene in un modo mai meccanico e ben articolato. L’autore usa dire che i personaggi prendono vita e carattere nella sua mente mettendo in risalto le proprie connotazioni, creando un mood cupo quasi ansioso e inducendolo nel continuo della storia. Infine Veltri si è complimentato con tutta l’organizzazione del festival per aver lanciato dei semi per favorire la lotta alle mafie. Numerosi al termine dell’incontro hanno potuto stringere la mano all’autore e farsi autografare il libro, in un ambiente molto amichevole che Gangemi crea con i lettori.

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