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Nasce la NDC Partnership, una nuova coalizione per potenziare il sostegno ai Paesi in via di sviluppo per il raggiungimento degli impegni nazionali inseriti nel quadro dell’Accordo di Parigi.

Questa mattina il risveglio e’ stato accompagnato da un comunicato stampa diffuso sotto embargo e rilasciano allo scoccare della mezzanotte della giornata di oggi.

Il comunicato parla della formazione di una nuova unione, co-presieduta dal Marocco e dalla Germania, all’interno della quale ci sono Paesi sviluppati, quelli con economie più vulnerabili e istituzioni internazionali, uniti per garantire il sostegno tecnico e finanziario per centrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile e là dove necessario, adattamento al climate change.

Non è stata ancora ufficializzata la lista degli aderenti, ma la presenza, anche di multinazionali, sembra essere svelata dal Climate Champion del Marocco, Hakima El Haite, la quale si dice soddisfatta della nascita della NDC Partnership e aggiunge “grazie alla NDC partnership, ci si potrà impegnare anche con il settore privato, promuovere la cooperazione Sud-Sud e rendere i donors più responsabili nei confronti dei Paesi”.
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Restiamo ora in attesa di sapere quando qui a Cop22 si avrà l’evento di lancio della coalizione, tra cui sembrerebbe si annovereranno alte cariche istituzionali, oltre al Ministro El Haite e al Climate Champion francese Tubiana, che hanno già confermato la presenza. La data ufficiale della presentazione si avrà non appena si uniranno tutti i Paesi che hanno mostrato interesse nei confronti della partnership.

Gli effetti benefici di questa nuova unione si fanno subito vedere, e la Germania rilancia il suo impegno finanziario al 2020, passando da 2,7 miliardi di euro di risorse a 4 miliardi. “Insieme, unendo forze e conoscenze, possiamo fare meglio, affrontare il cambiamento climatico e sostenere l’adattamento” ha dichiarato Gerd Müller, ministro federale tedesco per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.

Numerose sono le voci che si stanno unendo a questa chiamata alla Climate Action, tutte riecheggiano la necessità di coesione. Oltre a Marocco, Germania e Francia, ci sono le parole dei Paesi vulnerabili, come il vice-ministro all’ambiente vietnamita H.E. Vo Tuan Nhan che si dice lieto di esser parte dell’unione; ma anche il mondo delle organizzazioni, come il World Resources Institute, il cui CEO e presidente Andrew Steer ricorda “guidare l’azione climatica mentre si accelera lo sviluppo economico, richiede politiche intelligenti, e accesso a finanza, tecnologia e conoscenze innovative”. Con loro c’è anche Laura Tuck vice presidente allo Sviluppo Sostenibile per World Bank Group “Questa partnership aiuterà Paesi, tecnici, investitori privati ​​e istituzioni a lavorare più velocemente per affrontare le sfide del clima e lo sviluppo”.

La NDC Partnership si muoverà su tre principali linee guida per azioni climatiche ambiziose:

1. Creare e diffondere conoscenza, aumentare la consapevolezza e accesso a iniziative, strumenti e risorse, tra cui la finanza
2. Facilitare l’assistenza tecnica e il rafforzamento delle capacità a livello nazionale, regionale e globale per favorire una maggiore collaborazione tra le agenzie di ambiente e sviluppo
3. Facilitare il sostegno finanziario con programmi in supporto a bilaterali e internazionali NDC esistenti e di nuova campagna.

La partnership a presidenza tedesco-marocchina ha iscrizione aperta e per altre informazioni, esiste gia’ un sito internet www.ndcpartnership.org.

Sara’ quindi questa la coalizione “tutti contro Trump” presentata con i vestiti della diplomazia o Cop22 ci riserva altre sorprese?
Staremo a vedere…

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Approda a Il Refuso nel 2008 dove rimane in pianta stabile dal 2014, dopo una serie di esperienze lavorative nel giornalismo, la comunicazione e il management. Nel 2010, diventa giornalista pubblicista, per Giornalisti Nell'Erba ricopre prima il ruolo di responsabile relazioni esterne e coordinatore generale, in occasione di Expo è coordinatrice di #gNeLab e dal 2015 vicedirettore di giornalistinellerba.it. Ama il cibo, la musica (rigorosamente antecedente agli anni 2000) e condividere i primi due in buona compagnia.

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