
Il Personaggio Ambiente Italia 2014 è Stefano Vignaroli, M5S, vicepresidente della Bicamerale d’inchiesta per gli illeciti sui rifiuti. La rete dei grillini ha lavorato bene, sostenendo il candidato che ha portato a casa il 31,3% di voti (984, di cui 700 nei primi 3 giorni). Vignaroli si è distinto per esser riuscito a far approvare due emendamenti importanti sul vuoto a rendere e sul potere calorifero dei rifiuti.
Secondo classificato, l’ormai noto Rossano Ercolini, maestro elementare già vincitore del Goldman Environmental Prize 2013 per la sua campagna sui pericoli degli inceneritori e fondatore di Rifiuti Zero (431 voti).
Il terzo posto è di Gaetano De Masi, preside e portavoce della rete nazionale dei Docenti Giornalisti Nell’Erba, che si batte per convincere il governo a riconoscere la Cultura Ambientale come elemento educativo-didattivo-formativo di primaria importanza e che ha redatto un documento di proposta concreta per la sua introduzione in ogni ordine e grado delle Scuole italiane (358 voti). La proposta è ora al vaglio del Ministero dell’Istruzione e del Comitato nazionale UNESCO per l’educazione allo sviluppo sostenibile.
Tra i candidati del Premio, c’era anche un altro rappresentante di Giornalisti Nell’Erba, Eric Barbizzi, 10 anni, giornalista scientifico. Eric ha avuto 117 voti, inserendosi cosi all’ottavo posto della classifica. Dal Premio, dunque, un grande riconoscimento per il nostro progetto.
Vincenzo Fornaro, allevatore e agricoltore,tra i simboli della battaglia per liberare Taranto dalla diossina dell’Ilva che nel 2008 ha dovuto abbattere il suo gregge di pecore perché contaminato e ogg sperimenta la coltivazione della canapa, ha avuto 278 voti (4°). Al quinto posto, Geremia Gios, sindaco di Vallarsa (TN), primo ad aver applicato il principio “chi inquina paga”, con inversione dell’onere della prova a carico degli agricoltori non-biologici (223 voti). Al sesto, con 218 voti, Giovanni Battista Girolomoni, imprenditore italiano che promuove l’agricoltura biologica come punto di partenza per la ricostruzione del mondo rurale, non semplicemente come metodo virtuoso di fare agricoltura. Con 148 voti, al 7° posto, Roberto Mancini, poliziotto anticamorra, scomparso nell’aprile 2014 a causa di un cancro causato dall’aria malsana respirata durante le sue indagini sulle discariche abusive dei clan dei casalesi nella Terra dei Fuochi. Al 9°, con 69 voti, David Grassi, marinaio sulla fregata Maestrale quando si è opposto all’ordine del suo capitano di gettare in mare rifiuti oleosi. Quest’anno il giudice gli ha dato ragione. A Milena Gabanelli il 10° posto, con 57 voti. Poi, in ordine, ISDE Italia, WWF Abruzzo, AFEVA, Luigi Pacchiano, Chiara Tonelli, Sebastião Salgado, Angeli del fango, Enrico Rossi, Riccardo Valentini, Sabrina Giannini.
“Sono orgoglioso di ricevere questo riconoscimento e ringrazio la giuria che ha proposto la mia candidatura e tutte le persone che mi hanno votato. Un ricordo speciale – ha detto Vignaroli – va a Roberto Mancini, il poliziotto che era nella Commissione che oggi presiedo e che è stato abbandonato dallo Stato: ero presente ai suoi funerali, ma delle Istituzioni non c’era nessuno. Vorrei dedicare questo premio a lui e a tutti quelli che antepongono il bene comune al proprio interesse, perché sarà solo grazie a loro che il nostro Pianeta avrà un futuro”.
Sono state tantissime le persone che hanno votato mostrando una forte sensibilità per le tematiche ambientali. La vittoria di Vignaroli – ha detto Mario Notaro, Segretario Organizzativo del Premio – fa sperare in un nuovo corso della politica su questo fronte. Da sottolineare anche che il secondo e terzo posto sono andati a due rappresentanti del mondo della scuola che dovrebbe essere un luogo privilegiato per educare alle buone pratiche. Infine, sono contento dell’assegnazione della Menzione Speciale ad AFEVA, un’associazione che ha bisogno di visibilità ma ha dalla sua perseveranza e coraggio”.
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