“Ogni anno – dice il presidente Usa, secondo quanto leggo sul Corriere della Sera – torno alle Hawaii, e spero di poterci passare molto tempo quando il mio mandato sarà finito. Voglio che quando le mie figlie andranno a fare snorkeling possano vedere quello che vedevo io quando avevo 5 o 8 anni”.
La penso come lei caro presidente #Obama.
Anch’io vorrei immergermi nel Mar Ligure, nella spiaggia dove ogni estate faccio il bagno e vedere le praterie di Posidonia come si potevano vedere forse solo un secolo fa.
Anch’io vorrei in vita mia riuscire a vedere un gorilla o un delfino di fiume prima che si estinguano.
Anch’io vorrei che la popolazione di elefanti visti in Tanzania nel 2009 non si fosse più che dimezzata (in così pochi anni), come è allo stato attuale nel 2015.
Anch’io vorrei che i figli dei miei figli dei miei figli vedessero quanto è bello il nostro Pianeta. Quanto è bella la biodiversità.
Anch’io la penso come lei.
Ma c’è una differenza, io posso pensare alle bellezze e alle conseguenze dovute all’inquinamento di uno snorkeling alle Hawaii standomene comodo sul divano o al massimo facendo sentire la mia voce partecipando ad una manifestazione come è stata domenica scorsa ” La marcia per il Clima”.
Lei è il presidente degli Stati Uniti. In questi giorni sta sedendo tra i tavoli di #Parigi a #COP21 assieme agli altri 196 big del mondo, per decidere se fermare o meno il cambiamento climatico.
Lei e voi potete trasformare l’ottimismo espresso dalle vostre dichiarazioni sui giornali in fatti concreti.
Se potrà con le sue figlie fare ancora snorkeling alle Hawaii, questo dipende da lei.
Non mi deluda.
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