
GNE 2018, Frascati, 25 maggio – Una Lectio Magistralis su come condurre un’intervista, perché sembra facile ma anche saper fare le domande giuste – al momento giusto – è un’arte, una professione. Una tecnica che può essere utile a chiunque, nella vita di tutti i giorni. Una tecnica che ti permette di sviluppare curiosità, spirito critico e capacità di andare “al sodo”.
Lo ha spiegato al meglio Roberto Natale, giornalista RAI, durante la XII giornata nazionale gNe, davanti ad un’ampia platea di giovani e giovanissimi provenienti da ogni parte d’Italia. A margine del workshop, Natale si è intrattenuto ai nostri microfoni sull’importanza del progetto gNe: “attività fondamentale” (video).
Di seguito il report sull’evento di Silvia Di Tora, ragazza del progetto #SchoolOfMedia
A che serve l’intervista?
Secondo Roberto Natale la rete non può sostituire il lavoro degli specialisti del settore, come medici, ingegneri, insegnanti e giornalisti, perché il cittadino ha bisogno di esperti, le cui informazioni siano affidabili.
Per esempio, se vogliamo sapere di vaccini – sono dannosi o no? – è meglio fidarsi del parere di un medico, piuttosto che di un articolo letto sul web. Allo stesso modo, ascoltare un’intervista in cui il giornalista si propone come portavoce delle curiosità del cittadino nei riguardi di un politico, è senz’altro più attendibile che leggere una dichiarazione spontanea del politico di turno, perché facilmente potrebbe confonderci con la sua retorica.
L’intervista, però, è utile solo se il giornalista la conduce con professionalità, ci sono alcuni elementi che aiutano a capire se è valida o meno. Innanzitutto, un bravo intervistatore deve prepararsi sul tema dell’intervista e immaginare tutte le possibili domande da porre in base alle risposte che gli potrebbero essere fornite. Questo per non rimanere in difficoltà nella conversazione. Poi occorre indagare sulle reali competenze del proprio interlocutore: ecco perché si dice che il bravo giornalista si riconosce dalla seconda domanda che pone.
Altro dovere del “giornalista corretto” è mantenere sempre lo stesso atteggiamento durante i colloqui, indipendentemente dalle idee personali e dagli intervistati, dimostrando la propria imparzialità. Per essere professionale, inoltre, non si dovrebbe mettere in mostra, facendosi inquadrare in primo piano con l’intervistato o distorcendo le parole dell’interlocutore.
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