Roma – All’Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT) si è tenuta una parte degli appuntamenti del Rome International Careers Festival, che coinvolge giovani da varie parti d’Italia e d’Europa, dal 5 all’8 maggio. Il Festival è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e da alcune delle più importanti agenzie delle Nazioni Unite.

Quattro giorni per far toccare con mano ai ragazzi il mondo del lavoro. Quello che molti studenti infatti lamentano è che le università italiane danno una formazione troppo prettamente teorica, senza dare l’opportunità di uscire, oltre che con una laurea, con le capacità necessarie a trovare un lavoro.

Uno degli organizzatori del festival è Giovani nel mondo, un’associazione che persegue finalità formative e culturali di carattere nazionale e internazionale. Abbiamo intervistato Daniela Conte, presidente dell’associazione, per farci spiegare le finalità di questo progetto.

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All’interno del programma, si è tenuta la tavola rotonda dal tema “Eco-giornalismo. Comunicare l’ambiente”, un appuntamento dedicato al mondo del giornalismo e delle questioni ambientali, che ha visto protagonisti il direttore di giornalistinellerba Paola Bolaffio, il direttore de La Nuova Ecologia Marco Fratoddi e l’avvocato Annaluce Licheri, esperto in diritto dell’informazione.
Durante la tavola rotonda si è discusso dei temi più importante che chiunque voglia dedicarsi al mondo del giornalismo deve tenere presente, come l’importanza della veridicità e affidabilità delle informazioni, o cosa bisogna fare per non cadere in errori come la diffamazione o il danno a terzi. Si è parlato di temi di attualità fondamentali per il giornalismo ambientale, come il referendum sulla trivellazione nel mare,ma non solo. E di quanto in Italia il governo sia indietro rispetto ai cambiamenti già in atto.

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Sono laureata in Scienze della Comunicazione ed iscritta all'Ordine dei Giornalisti del Lazio, sezione pubblicisti. Ho studiato Fisica per tre anni, ma ho deciso di reinventarmi per seguire la mia strada. Raccontare, comunicare, rendere partecipi tutti di quello che succede nel mondo, senza pregiudizi, solo con passione. Perché è l’informazione l’arma più grande che abbiamo a nostra disposizione.

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