Ci sono i viaggiatori, incapaci di rimanere troppo tempo nello stesso posto, che non perdono un’occasione per andare alla scoperta del mondo e che magari riescono a trasformare la propria passione in fonte di reddito, e ci sono i sognatori, quelli che hanno comunque bisogno di punti di riferimento stabili, che trascorrono la propria vita a desiderare di levare l’ancora e avventurarsi altrove, ma che quasi mai ci riescono, salvo pentirsi prima o poi di non avere osato.

Tullio Berlenghi è iscritto alla seconda categoria. Di punti fermi ne ha davvero tanti e la sua vita scorre come un fiume nel medesimo alveo, senza significativi cambiamenti, fino a quando, non gli capita quell’occasione che sa di non poter perdere: un mese intero a propria completa disposizione. Non ci mette molto a decidere – carpe diem – e inizia subito a trasformare il suo sogno in realtà: un viaggio in bicicletta verso il luogo che un tempo era considerato il confine del mondo, le Colonne d’Ercole, ossia lo stretto di Gibilterra. L’organizzazione e la preparazione durano quattro mesi, al termine dei quali sale su un treno con bicicletta e bagagli e, da Genova, inizia il suo viaggio solitario sui pedali.

La pedalata di Tullio non è solamente un impegno fisico notevole (2300 km e 26mila metri di dislivello non sono esattamente una passeggiata), non è soltanto una semplice scoperta di luoghi nuovi (con sette paesi attraversati), di culture e lingue diverse, ma è anche un viaggio interiore, un viaggio di riflessione, che si intreccia con grande equilibrio narrativo con il racconto e le descrizioni di ogni singola tappa.

Ad arricchire il diario di viaggio ci sono alcune foto scattate da Tullio e le splendide illustrazioni di Cristina Marsili, che ritrae con garbo e delicatezza i momenti più significativi dell’avventura, dalla sua ideazione alla sua conclusione con un romantico e liberatorio tuffo nell’Oceano Atlantico, che ognuno di noi al termine del libro vorrebbe – e probabilmente dovrebbe – fare.

Il primo appuntamento di presentazione di “Alle Colonne d’Ercole” è a Labico, cittadina dove risiede l’autore alle porte di Roma, il 22 luglio alle 18 a Palazzo Giuliani, in vicolo delle Coste, 2. Sotto, il comunicato stampa sull’evento al quale partecipa Berlenghi.

Alle Colonne d’Ercole

Autore: Tullio Berlenghi

illustrazioni: Cristina Marsili

Editore: Dei Merangoli – Roma

2300 chilometri. Una bicicletta. Una bella dose di coraggio, follia e determinazione. Così si può riassumere il viaggio di Tullio Berlenghi (ambientalista, scrittore ed esperto di diritto ambientale), che nel maggio 2016, con la sola compagnia della sua Cannondale M 700, è partito da Genova alla volta delle Colonne D’Ercole. Il limite. Il confine. Da oltrepassare.

Da quell’avventura, durata circa un mese, è nato un diario di viaggio che, tappa dopo tappa, ripercorre le strade dei sette stati attraversati da Tullio e dalla sua mountan bike, le sue sensazioni, i suoi timori, ma anche le sue riflessioni sul mondo, sulla mobilità, sulla giustizia, sulla parità di genere, tutto accompagnato dall’ironia che contraddistingue la sua scrittura.

Non manca la descrizione dei diversi paesaggi attraversati: il mare di Genova e della costa azzurra, le montagne innevate dei Pirenei, il paesaggio lunare dell’entroterra spagnolo, i romantici tramonti della costa del sole.

Tantissimi ingredienti, quindi, a cui si sono aggiunte le immagini della disegnatrice Cristina Marsili e qualche scatto fotografico dello stesso Berlenghi.

La prima presentazione del libro, edito dalla Dei Merangoli, è prevista per sabato 22 luglio, dalle ore 18 a Labico. Oltre all’autore interverranno Anna Donati, Alleanza Mobilità Dolce e Maurizio Spezzano, Assessore all’ambiente e all’urbanistica del Comune di Labico.

L’evento, organizzato dall’Associazione Labicocca, prevede anche momenti di lettura e un accompagnamento musicale.

 

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