#noneunopinione #keepracismout #maipiurazzismo
Lo sviluppo tecnologico ha portato moltissimi cambiamenti nella vita di tutti. Tuttavia, nonostante molte innovazioni siano estremamente utili e migliorino le condizioni di vita, altrettante sono causa di discussioni accese e anche di odio vero e proprio.
Tutti ai nostri giorni possiedono almeno uno dispositivo elettronico che sia un tablet, un telefono cellulare, uno smartwatch o un computer. Tutti hanno l’opportunità di accedere a Internet ed entrare nei vari forum di discussione oppure di leggere i commenti pubblicati sotto ad una foto, un post o una risposta ad un altro commento. Un gran numero di commenti e discussioni sono totalmente innocui, anzi sono pure di aiuto all’utente in difficoltà, ma molti altri sono commenti per attirare attenzione, che servono a far scaturire odio o la rabbia nei lettori, oppure sono insulti immotivati diretti ad una persona in particolare.
L’odio online può essere manifestato contro qualcuno di specifico oppure contro un’intera comunità o “razza”. Non molti parlano del fatto che questo tipo di odio può manifestarsi in qualunque piattaforma social e persino nei videogiochi. All’apparenza può sembrare che i videogiochi non possano istigare in alcun modo all’odio ma in verità ce ne sono parecchi. Quando si è in una partita è possibile visualizzare il profilo dei tuoi compagni di squadra o dei tuoi avversari e da questi si può anche vedere la nazionalità del “player”. A volte, anche per divertimento oppure per ottenere una reazione dagli altri, si inviano messaggi denigratori o insulti riguardo alla “razza” di un altro giocatore quando si perde. Questi messaggi vengono inviati anche in caso di vittoria per burlarsi dell’avversario e “divertirsi” alle loro spalle. Anche i compagni di squadra con cui dovresti collaborare per raggiungere la vittoria non sono salvi dagli insulti perché molte persone per un minimo errore commesso iniziano a scrivere messaggi d’odio e insulti gratuiti. Per risolvere questo problema, o almeno provare ad attenuarlo, molti sviluppatori hanno messo un tasto/comando “report” disponibile per tutti i giocatori che permette di segnalare azioni come messaggi razzisti, omofobi o di odio in generale. Se chi viene segnalato raggiunge un numero abbastanza alto di segnalazioni vere (alcune possono essere false quindi gli operatori devono controllare che ognuna sia veritiera), viene “bannato”, ovvero il suo profilo viene chiuso e non può più giocare. Un’altra soluzione è l’introduzione di profili privati per evitare che gli altri possano accedere alle informazioni personali.
L’odio online tramite i videogiochi non può essere eliminato, possono essere creati più profili in modo da passare da uno all’altro quando si viene “bannati” e poi perché non è possibile controllare una comunità così ampia. Tutto ciò che si può fare è “reportare” i comportamenti offensivi quando è possibile e non rispondere ai messaggi provocatori.
Jinshuo Lin 4P
Liceo Scientifico Galeazzo Alessi Perugia
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