Il 27 luglio, a Frascati, nel centro di quella cittadina alle porte di Roma che sempre più assume il carattere di capitale italiana della scienza, è di scena l’universo, con la sua materia ed energia oscura, con l’eclissi di luna e spiegazioni su Marte nel giorno in cui su Science viene pubblicato l’articolo sulla scoperta italiana del lago sotterraneo.
Questo grande Universo oscuro – Odissea nello spazio (sconosciuto) è il titolo dell’evento condotto da Giovanni Mazzitelli, primo ricercatore INFN e divulgatore scientifico, che si inserisce nel calendario di incontri che anticipano la tredicesima edizione della Notte Europea dei Ricercatori 2018 #BEES coordinata da Frascati Scienza.
“Noi fisici delle particelle elementari – spiega Mazzitelli – abbiamo trovato un modo per rappresentare appena il 4% dell’universo che ci circonda. Il rimanente 96% è ancora sconosciuto e lo chiamiamo energia e materia oscura”. Perché questo 96% non si vede e perché siamo convinti ci sia qualche cosa che non sappiamo vedere? Alle 19.30 nel cortile delle Scuderie Aldobrandini in piazza Marconi si parla appunto di quello che il più grande enigma della cosmologia moderna.
A seguire, a Villa Torlonia, a pochi metri di distanza, l’associazione tuscolana di astronomia, partner di Frascati Scienza, sempre nell’ambito dell’Estate Tuscolana organizzata dal Comune di Frascati, propone una serata con i telescopi per osservare l’eclissi totale di Luna e Marte che sarà all’opposizione e in congiunzione con la Luna eclissata.
Tutto questo, proprio nel giorno in cui il mondo apprende che c’è acqua liquida su Marte. Un lago di acqua salmastra scoperta sotto la superficie marziana da un team tutto italiano tra cui il gruppo di ricercatori dell’Università Roma Tre, partner di Frascati Scienza per la Notte Europea dei Ricercatori, guidato da Elena Pettinelli.
I dati rilevati dal radar italiano Marsis a bordo della sonda Mars Express, lanciata nel 2003 dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), hanno permesso la scoperta di un lago sotterraneo largo 20 chilometri, e una forma vagamente triangolare, la cui acqua sarebbe rimasta protetta dai raggi cosmici. Elementi che potrebbe far pensare a un possibile ‘rifugio’ per eventuali forme di vita esistite nel passato. Recenti studi hanno infatti indicato che miliardi di anni fa Marte abbia avuto grandi quantità di acqua in superficie e possa aver avuto (anche se per poco tempo) tutte le carte in regola per aver ospitato qualche forma di vita.
“La scoperta l’avevamo fatta già molti anni fa ma non riuscivamo a dimostrarlo in modo rigoroso”, ha spiegato Elena Pettinelli, responsabile del laboratorio di Fisica Applicata alla Terra e ai Pianeti dell’Università Roma Tre e co-investigator di Marsis. I dati raccolti dal radar italiano aveva infatti già nel 2008 inviato i primi ‘indizi’ sull’esistenza di questo lago ma alcuni problemi di ‘processamento’ dei dati a bordo del satellite e una non completa conoscenza dettagliata dei materiali che compongono il terreno marziano hanno obbligato a ritardare di anni l’annuncio. Proprio in questo è stato fondamentale il ruolo del team di Roma Tre, composto anche da Sebastian Emanuel Lauro, Barbara Cosciotti, Elisabetta Mattei e Federico Di Paolo.
La Notte Europea dei Ricercatori coordinata da Frascati Scienza ha come tema – per il biennio 2018 e 2019 – “BE a citizEn Scientist”, abbreviato in BEES. Un acronimo che prende spunto proprio dalle api e dalla loro organizzazione – dove il contributo fornito da ogni componente è importante per il benessere della collettività – e che vuole sottolineare le incredibili possibilità che la scienza può concretizzare attraverso la collaborazione tra ricercatori e cittadini, fautori di scoperte scientifiche di cui tutti possono godere e sentirsi reali protagonisti, in un processo di condivisione di un bene comune, qual è la ricerca. Per questo, i cittadini, in particolare i più giovani e gli studenti, verranno coinvolti nella raccolta e nell’utilizzo dei dati scientifici, acquisendo nuove conoscenze in diversi ambiti e discipline.
Come da tradizione, saranno numerose le iniziative di avvicinamento alla Notte Europea dei Ricercatori organizzata da Frascati Scienza, a partire dall’appuntamento del 27 luglio sui temi dell’Universo oscuro, e che proseguiranno anche a settembre. Il clou è in programma dal 22 al 29 settembre con la Settimana della Scienza, dedicata ad adulti e bambini con esperimenti hands-on, incontri con i ricercatori, conferenze a tema, presentazioni di libri, quiz, aperitivi scientifici e molto altro ancora. Un modo per avvicinarsi e conoscere il mondo della ricerca e i ricercatori, persone ordinarie con un lavoro straordinario.
Il culmine sarà venerdì 28 settembre con la Notte Europea dei Ricercatori 2018, dedicata a Marie Curie (Marie Sklodowska-Curie Actions Night – #MSCAnight), che porterà la scienza e gli scienziati nelle piazze di ben 27 paesi europei con l’obiettivo di mostrare al pubblico l’importanza della ricerca scientifica e ispirare una nuova generazione di ricercatori.
Frascati Scienza, oltre a coordinare tutte le attività dell’area Tuscolana, zona della Regione Lazio che presenta molte delle infrastrutture di ricerca più importanti d’Italia e d’Europa, sarà presente con la Notte Europea dei Ricercatori in contemporanea in moltissime città da nord a sud della Penisola, isole comprese.
Il progetto della Notte Europea dei Ricercatori coordinato da Frascati Scienza, #BEES, è realizzato con il supporto della Regione Lazio, del Comune di Frascati e dell’Ente Parco Regionale Appia Antica. Come in ogni edizione, saranno coinvolti moltissimi partner tra enti istituzionali, associazioni e aziende. Sono già circa 60 le partnership attive: Comune di ARICCIA-Ufficio Statistica, Consortium GARR, ESA-ESRIN, Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA), Istituto Dermatologico San Gallicano (ISG) e Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE), Istituto Superiore di Sanità, Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Parco Archeologico di Pompei – Laboratorio di ricerche applicate, Centro Studi sull’Intelligence, Scienze Strategiche e della Sicurezza (U.N.I.), RES (REte di Scuole) – Castelli Romani, SAPIENZA Università di Roma – Dipartimento di Management, Sissa Medialab – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – Trieste, UNITELMA SAPIENZA, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Università degli Studi di Sassari e Dipartimento Architettura Design e Urbanistica, Università LUMSA, Università degli Studi di Roma TOR VERGATA – Centro di Studi Giuridici Latinoamericani (CSGLA) – Dipartimento di Biologia e Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società, UNIVERSITÀ ROMA TRE – Dipartimenti di Scienze, Matematica e Fisica, Ingegneria, Accatagliato, ARTE e SCIENZA, Associazione AGET, Associazione italiana degli Infermieri di Camera Operatoria – AICO Italia, ASTRONOMITALY, B:kind | Science & Co., Fondazione E. Amaldi, Fondazione GAL HASSIN, Fondazione Universitaria INUIT-Tor Vergata, G.Eco, GEA S.C.a r.l., IL REFUSO – Giornalisti Nell’erba, INSPIRE, K-production A.S.D., L.U.D.I.S., Matita Entertainment, MindSharing.tech APS, MULTIVERSI, Museo dei Bambini di Roma – EXPLORA, Gruppo Astrofili Monti Lepini, PARIMPARI ONLUS, SCIENZA DIVERTENTE- Roma e Verona, Scienzimpresa, Speakscience, Tecnoscienza.it, TOSCIENCE, Unione Astrofili Italiani, Algares, Algaria srl, FVA New Media Research, Moveo Walks Inc., Sotacarbo – Società Tecnologie Avanzate Low Carbon SpA, Osservatorio Malattie Rare, PRO LOCO di Frascati, Novamont S.p.A., Università Campus Biomedico, AISTAP.
The European Researchers’ Night project is funded by the European Commission under the Marie Skłodowska-Curie actions (GA N° 818728).
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