Arshak, esponente FFF Russia, è stato arrestato.

Il giovane violinista russo di 25 anni, leader dei Fridays for Future Russia, ieri appena giunto a Mosca dopo il viaggio di Madrid dove ha preso parte e raccontato la sua storia a COP25, si è presentato davanti al giudice

L’accusa, come ha raccontato ai nostri microfoni a Madrid, è di aver organizzato “illegalmente” un climate strike al centro di Mosca.

In Russia è concesso manifestare solo in determinati luoghi. Le prime manifestazioni dei FFF Russia, si sono svolte a Sokolniki Hyde Park, un luogo in mezzo al verde e isolato. Decisamente non il posto ideale per mostrare dissenso verso le politiche climatiche russe e urlare ai potenti del mondo di non “rubare il futuro” alle giovani generazioni. Arshak dopo aver presentato numerose e regolari richieste di sciopero al centro di Mosca, ed esservi visto arrivare altrettanto numerosi rifiuti, ha deciso di scioperare comunque. E per questo è finito a processo.

“Non mi importa di essere arrestato, mi importa di non fare abbastanza” ha detto a Madrid, e così è stato. Ieri Arshak ha inviato aggiornamenti tramite Twitter sullo stato del processo e, dopo aver ringraziato tutti per il supporto, nell’ultimo tweet ha scritto “six days of arrest.”

La redazione di Giornalisti Nell’Erba manda il più sentito ringraziamento al giovane e impavido russo, esempio di resistenza e fonte d’ispirazione per tutto il movimento Fridays for Future.

Forza Arshak! Forza FFF Russia! Siamo con voi!

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Approda a Il Refuso nel 2008 dove rimane in pianta stabile dal 2014, dopo una serie di esperienze lavorative nel giornalismo, la comunicazione e il management. Nel 2010, diventa giornalista pubblicista, per Giornalisti Nell'Erba ricopre prima il ruolo di responsabile relazioni esterne e coordinatore generale, in occasione di Expo è coordinatrice di #gNeLab e dal 2015 vicedirettore di giornalistinellerba.it. Ama il cibo, la musica (rigorosamente antecedente agli anni 2000) e condividere i primi due in buona compagnia.

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