Una costellazione di 60 satelliti tutti italiani e dedicati all’Osservazione della Terra. E’ il grandissimo progetto Iride, che diventerà il più importante programma satellitare europeo per l’osservazione della Terra in orbita bassa. Verrà realizzato in Italia, entro il 2026, grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e con la partecipazione dell’ASI e dell’ESA.

Un progetto ambizioso che potrebbe dare quindi ulteriori validissimi elementi in mano non solo ai decisori politici affinché mirino meglio le loro politiche climatiche, ma supportare anche la Protezione Civile e le altre Amministrazioni Pubbliche per contrastare il dissesto idrogeologico e gli incendi, tutelare le coste, monitorare le infrastrutture critiche, la qualità dell’aria e le condizioni meteorologiche. Fornirà, infine, dati analitici per lo sviluppo di applicazioni da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore.

Ma si farà in tempo? Il 2026 è molto vicino. Simonetta Cheli, capo dei programmi di Osservazione della Terra dell’Agenzia Spaziale Europea e capo di Esa-Esrin, durante la Notte Europea dei Ricercatori Leaf di Frascati Scienza, il 30 settembre, spiega ad Adnkronos che sì, “i tempi sono sfidanti”, per la realizzazione della maxi costellazione, “ma noi manterremo l’impegno” e “rispetteremo la timeline prevista dal Pnrr”.

“L’accordo firmato a gennaio scorso fra l’Agenzia ed il Governo italiano – continua – ha delegato l’Esa alla realizzazione del progetto Iride finanziato dal Pnrr e la costellazione sarà lanciata a fine 2025”. Il Pnrr, conclude Cheli,
“prevede che tutti i contratti siano assegnati entro il 2023, che i satelliti siano costruiti e lanciati entro il 2025 e che i prodotti derivanti da Iride siano disponibili entro il 2026”. “I tempi sono sfidanti ma sono i tempi del Pnrr e vanno rispettati, faremo di tutto per mantenerli” assicura il capo dell’Esrin di Frascati, il quartier generale italiano dell’Esa da cui l’astronauta Luca Parmitano ha lanciato il concorso per il logo che identificherà la costellazione.

Fino al 7 ottobre si può votare per la scelta del logo. Leggete qui.

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