COP25, Madrid (dai nostri inviati) – Si chiama Arshak Makichya, ha 25 anni è un attivista russo, si è diplomato due anni fa al Conservatorio di Mosca in violino. Ha letto dello School Strike di Greta Thunberg un anno fa, prima di allora non sapeva nulla di cosa fosse la crisi climatica. “In Russia ci sono davvero poche informazioni riguardo i cambiamenti climatici”, confessa. Da quel momento in poi ha iniziato a leggere e informarsi riguardo questo argomento e ha capito quanto fosse importante che il proprio Paese iniziasse a fare qualcosa per ridurre le emissioni e cambiare la politica climatica. Così il 15 marzo 2019, in occasione del primo Global Climate Strike, ha deciso di unirsi alla protesta dell’attivista svedese. Per puro caso ha scoperto che ci sarebbe stato uno sciopero anche a Mosca, a Sokolniki Hyde Park, isolato nel verde, l’unico luogo dove il Governo russo consente le manifestazioni.

Da quel momento in poi, Arshak ha compreso che doveva fare di più e così ha deciso di iniziare a scioperare ogni settimana nel centro della città “Perché lì non occorre avere il permesso per una sola persona” a aggiunge “ho manifestato da solo per moltissime settimane”. Ma ha presto compreso che doveva fare di più. “Così, mentre studiavo a Berlino, ho iniziato ad organizzare il movimento dei Fridays for Future in Russia. Dopo poco ho deciso di tornare a Mosca perché ho compreso l’importanza di rimanere”. Oggi sarà la 40a settimana di sciopero.

“Non mi spaventa essere arrestato, mi spaventa non fare abbastanza – dice Arshak – In Russia puoi scioperare solo in un posto, se vuoi scioperare dove la gente ti può vedere, il Governo rifiuta di darti i permessi. Dopo la decima richiesta di sciopero nel centro della città e altrettanti rifiuti, ho deciso di scioperare comunque insieme ad altre persone”.  Il 20 dicembre sarà arrestato per questo.

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Approda a Il Refuso nel 2008 dove rimane in pianta stabile dal 2014, dopo una serie di esperienze lavorative nel giornalismo, la comunicazione e il management. Nel 2010, diventa giornalista pubblicista, per Giornalisti Nell'Erba ricopre prima il ruolo di responsabile relazioni esterne e coordinatore generale, in occasione di Expo è coordinatrice di #gNeLab e dal 2015 vicedirettore di giornalistinellerba.it. Ama il cibo, la musica (rigorosamente antecedente agli anni 2000) e condividere i primi due in buona compagnia.

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