
Perugia – A meta ottobre, in Umbria, in una Castiglion del Lago con 35 nodi di vento si e¨ tenuto, al Palazzo della Corgna, il secondo convegno a cura di AGICES (Associazione Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale). Inserito all’interno della manifestazione «Altrocioccolato, dove la giustizia sa di cacao», in concomitanza con la settimana di Eurochocolate, l’evento era promosso da UES (Umbria Equosolidale), dal Comune di Castiglion del Lago, in collaborazione con la Regione Umbria, la ComunitÈ Montana e patrocinato da «Altromercato». In Umbria, ha spiegato Francesco Castellini (Pres. Ass. Equosolidale), ci sono piȹ di 100 “Botteghe del mondo” e, nel 2010, sono arrivati ad un fatturato di 550 mila euro. L’altro mercato coinvolge 120 mila persone e rappresenta un consumo responsabile e una attenzione all’ambiente. La rappresentante dei produttori di Commercio Equo e Solidale di Meru Herbs – Kenia, Kimotho, ha portato la sua testimonianza dimostrando che tale scambio non è un’utopia e la loro comunità ha potuto trovare il miglior prezzo, eliminando quelle entitÈ che lo fanno aumentare. A Meru Herbs hanno iniziato con un progetto di sistemi d’irrigazione e col tempo hanno sviluppato un’economia solidale che gli ha permesso un’autonomia personale. Le donne, potendo lavorare in casa, hanno potuto partecipare sempre piȹ attivamente a questa sfida. Meru Herbs con il suo successo ha potuto aprire sette scuole, un ospedale, dei negozi e costruire palazzi. Non hanno più necessità di sovvenzioni e i produttori sono già alla seconda generazione. Scopo dell’AGICES quello di analizzare nuovi modelli, di incrementare il rapporto organizzazione commerciale equosolidale e distribuzione organizzata (non a caso secondo qualche blogger viene organizzata durante Eurochocolate). Vuole, inoltre, portare i produttori del sud del mondo al centro del dibattito sullo sviluppo sostenibile, cercando di mantenere alto il protagonismo sociale e politico visto che, alle prese con problemi microeconomici, ha perso di vista la sensibilizzazione governativa. Giorgio Dal Fiume, presidente WFTO Europa, ha detto che il Fair Trade all’estero, ma anche in Italia, Ȩ ancora di moda e come tutti i commerci, non Ȩ esente da limiti e problemi. I paesi vendono dove vogliono. Nonostante la crisi, dalla quale il presidente dell’AGICES ci dice che si può uscire interessandosi sia alla qualità che alla quantità , il responsabile WFTO Europa afferma che c’è stata una crescita del settore: ci sono meno Botteghe del mondo e più grandi distribuzioni. L’Unione Europea ha promulgato una risoluzione il 27 settembre 2011 che ha avuto come seguito una colazione Equosolidale al Parlamento Europeo. L’obiettivo è di educare culturalmente, visto il desiderio di cambiamento e comprare prodotti per vendere. Il prodotto deve avere il suo sfogo e bisogna trovare organizzazioni che entrino nell’ambito. Dal Fiume sottolinea come non riescano sempre a dare risposte sufficienti, ma siano riusciti a coinvolgere sia cittadini che intere città. Il loro intento è quello di fare fiere e di insistere sul marketing sociale e di arrivare con le pubblicità negli areoporti. È ovvio che le aziende devono collaborare, raggiungendo il controllo della distribuzione. Presente anche il giornalista Lorenzo Guadagnucci (Nazionale e Altraeconomia), il quale ha sottolineato la necessitÈ dell’unione tra «Pensiero e Azione»: “il commercio si deve saper misurare con il cambiamento del modello di sviluppo, uscendo dalla logica dell’aiuto”. Ha ricordato che alcune cose denunciate dal Commercio Equosolidale tipo le azioni del FMI, oggi sono problemi di economia domestica. Ci vuole un’opportunità creativa e dobbiamo ricostruire una cultura economica che coinvolga le persone e non contempli atti come lo schiavismo. Tale cultura aggiungo dovrebbe essere basata su un problem solving costruttivo, pacifico, incisivo e rapido. Il presidente AGICES Alessandro Franceschini ha detto di avere all’interno dell’Associazione le soluzioni perchè affronta queste tematiche da 20 anni. Denuncia la frammentazione e chiede di mantenere un dialogo con il web ridefinendo gli obiettivi. Se il rappresentante della Caritas presente ha dichiarato l’importanza di essere creativi e impegnati socialmente, un rappresentante dell’associazione ha sottolineato invece che gli obiettivi non crescono e il costo del personale è al di sotto di 10.000 euro all’anno e non di quell’autonomia necessaria. In aggiunta, rivela che qualsiasi organizzazione di un’azienda cioccolatiera altra, deve sempre ricorrere alla Filiera. Franceschini ha concluso i lavori affermando che i risultati possono comunque essere considerati positivi, nonostante non siano riusciti a scalzare i sistemi macroeconomici. È importante intensificare il contrasto alla speculazione e ridurre la concorrenza tra i produttori. Crediamo sia importante accettare tutte quelle soluzioni che possano dare ossigeno ad una situazione stagnante. Scegliere in maniera consapevole nell’ottica di una innovazione può essere un’arma vincente e non deve aver bisogno di particolari sensibilitÈ per essere accolta. Nella Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace organizzata nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, Acharya Shri Shrivatsa Goswami – rappresentante della religione Induista – ha detto che essi «cercano di rafforzare i sistemi ecologico, sociale ed economico ed è una grandissima virtù e pratica religiosa l’equa distribuzione di cibo e di altre risorse materiali». Un messaggio che viene da lontano, ma che è molto vicino ai concetti espressi durante la conferenza.
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