ECO-ANSIA, lo sconforto di un Pianeta in crisi

di Botti Giulia, Paffarini Alessia e Shi Francesca, 3N

Il cambiamento climatico è uno degli argomenti più discussi degli ultimi tempi, anzitutto per i suoi effetti catastrofici sull’ambiente. Infatti, negli ultimi anni ci sono stati molti eventi climatici estremi che hanno colpito popolazioni di tutto il mondo, come l’alluvione di Valencia dello scorso ottobre. Tali eventi non solo scatenano conseguenze fisiche, ma creano un elevato senso di disagio emotivo in molte persone, influenzando la loro vita di tutti i giorni. Infatti, si parla oggi di eco-ansia.

L’eco-ansia, secondo l’American Psychological Association, è una “paura costante del cambiamento e delle sue conseguenze sul pianeta e sulla vita” che è alimentata dall’inquinamento, dalla perdita di biodiversità e dalla progressiva scomparsa degli habitat naturali. Può presentarsi con sintomi quali:

  • tristezza
  • incapacità nel gestire la rabbia
  • impotenza
  • sentimento di colpevolezza per la crisi climatica in atto
  • nervosismo
  • insonnia

Nei casi più estremi può portare anche a:

  • attacchi di panico
  • PTSD (disturbo da stress post traumatico)
  • paura di morire
  • depressione reattiva
  • prendere decisioni radicali (come decidere di non volere figli perché potrebbe non essere etico o sostenibile per le risorse disponibili del pianeta)

 Allo stesso tempo, ci sono sintomi più specifici, come la solastalgia, stato caratterizzato da emozioni di nostalgia, senso di perdita, ansia, disturbi del sonno, stress, dolore, depressione, pensieri suicidi e aggressività. La solastalgia, in genere, si può provare quando la propria casa o l’ambiente vicino vengono distrutti da eventi naturali improvvisi.

Si tratta di una questione molto impattante per la salute mentale. L’eco-ansia colpisce particolarmente le persone vittime di disastri naturali, molte delle quali sperimentano i loro sintomi in silenzio. Medici e ricercatori stanno studiando sempre più a fondo questo fenomeno, evidenziando come, pur rappresentando una risposta naturale alla crisi ambientale, l’eco-ansia possa compromettere il benessere psicologico e le attività quotidiane.

Alcuni metodi per affrontare questa ansia sono:

  • partecipare a iniziative ecologiche; la nostra regione infatti è impegnata in numerose campagne per promuovere la sostenibilità ambientale, come ad esempio la Green Heart Quality, Eco Fest, Legambiente Umbria e il progetto “Act You”
  • mettere in pratica piccole ma importanti azioni quotidiane a favore dell’ambiente; come ad esempio utilizzare borse di cotone per la spesa, consumare prodotti locali, spegnere gli apparecchi elettronici quando non in uso, fare la raccolta differenziata…
  • esternare la propria preoccupazione agli altri; potrebbe infatti essere molto importante  condividere i propri pensieri con persone che possono capirti o sono sensibili al tema ambientale (gruppi locali o online sulla sostenibilità ambientale, ma anche psicologi, specialisti e amici)
  • divulgare  informazioni per favorire la consapevolezza collettiva (sempre facendo attenzione ad affidarsi a delle fonti affidabili!)

In conclusione, superare l’eco-ansia non significa ignorare o sottovalutare il cambiamento climatico, bensì trasformare la paura in un’opportunità per agire in modo positivo. Le persone possono adottare abitudini quotidiane sostenibili, passare del tempo nella natura, parlare di ciò che fanno e sostenere responsabili politiche ambientali, così da superare questo disturbo. Con piccoli passi e un approccio collettivo, è possibile trasformare l’eco-ansia in una forza di cambiamento per un futuro più accettabile.