Una popolazione con l’acqua alla gola

di Camilla Barbato, 1D, Liceo G. Alessi, Perugia

Referente: Chiara Fardella

Sia in Italia che in altre parti del mondo si sono verificate di recente molte alluvioni dovute al cambiamento climatico. Le alluvioni improvvise e le grandi piogge sono aumentate considerevolmente nella zona del mediterraneo.

ALLUVIONI IN ITALIA

In Emilia Romagna c’è stato un periodo, dal 2 al 17 maggio 2023, in cui si sono verificate piogge copiose e molti allagamenti. Ci sono state 17 vittime, 20.000 sfollati e 10 miliardi di euro di danni; nel 2024 questi fenomeni stanno continuando.

Nelle Marche, il 15 e 16 novembre si sono verificate delle alluvioni che hanno causato 13 morti, 50 feriti, 150 sfollati e 2 milioni di euro di danni circa, mentre a Ischia, il 26 novembre dello stesso anno, c’è stata un’altra alluvione che ha provocato 12 vittime, 12 feriti e 462 persone sfollate.

Anche a Venezia gli episodi di acqua alta stanno aumentando e il suolo sta lentamente sprofondando a causa del cambiamento climatico. (Ansa)

MA NON SOLO

Non è solo in Italia che ci sono state devastanti alluvioni a causa del cambiamento climatico in questo periodo. Un esempio importante sono le recenti alluvioni avvenute in Spagna: a Valencia (dal 4 al 7 novembre 2024) il maltempo ha colpito 60 mila persone e 4 mila edifici.

Secondo gli studi del World Weather Attribution (un gruppo di ricercatori che esamina osservazioni meteorologiche e modelli climatici e studia come il cambiamento climatico influenza l’intensità e la probabilità di eventi meteorologici estremi), in Spagna il cambiamento climatico ha reso del 12% più forti le piogge e ha raddoppiato la possibilità che si verificasse l’alluvione di Valencia.

CAUSE 

C’è un collegamento tra cambiamento climatico e alluvioni più frequenti: la terra può assorbire meno acqua a causa di attività umane come la deforestazione, la deviazione di fiumi e la costruzione di edifici e strutture.

Di conseguenza, dopo piogge abbondanti, la terra non riesce ad assorbire tutta l’acqua e le alluvioni sono sempre più frequenti.

Anche il passaggio stesso dell’acqua può essere un problema: questa può trasportare dei detriti o dei rifiuti che si potrebbero bloccare dentro un canale di scolo, intasando così le tubature e non facendo più passare l’acqua al suo interno.

COSA SI PUÒ FARE? 

Per ridurre il cambiamento climatico, dei gesti come piantare più alberi e piante possono sembrare importanti, ma in realtà queste sono le azioni che influiscono di meno sull’ambiente.

Le azioni che hanno più valore sull’emissione di CO2 sono invece, in scala dall’impatto maggiore a quello minore: non avere una macchina o acquistare una macchina ibrido-elettrica, non prendere voli di media-lunga distanza, avere energia pulita in casa (come ad esempio usare i pannelli solari), avere una dieta completamente o prevalentemente vegetale; e di minore importanza fare la raccolta differenziata, fare la lavatrice con acqua fredda o lavare i panni a mano e cambiare le lampadine tradizionali con alcune ad energia pulita o a led.

In un articolo pubblicato il 15 marzo 2018 e successivamente modificato il 7 ottobre 2024, il Parlamento Europeo ha approvato una legge il cui obiettivo è di ridurre, entro il 2030, le emissioni di gas serra di almeno il 55%.

I membri dell’UE vogliono diminuire l’emissione di anidride carbonica obbligando le aziende ad avere un permesso per ogni tonnellata di CO2 emessa; puntando a cambiare il tipo di carburante degli aerei sostituendolo, ad esempio, con dell’olio già usato; riducendo l’emissione delle auto e aumentando l’uso di carburanti sostenibili; cercando, entro il 2030, di abbassare il consumo di energia elettrica di almeno l’11.5% (a livello dell’UE); aumentando le energie rinnovabili; mettendo una tassa sul carbonio alle frontiere dell’UE; moderando la deforestazione

Le alluvioni causano gravi danni sia all’economia, sia alla vita e alla salute delle persone. Queste calamità, poiché improvvise e violente, danneggiano case e altri edifici dando origine ad alti costi di ricostruzione; anche il danno alle coltivazioni, causato da fango e detriti, determina una perdita economica che si protrae per tanto tempo. 

Ricollegandoci a quanto detto prima, per migliorare il benessere di tutti sarebbe opportuno che ognuno desse il proprio contributo rispettando l’ambiente, iniziando dai piccoli gesti quotidiani.