Città selvagge: i cinghiali invadono l’Italia

di Leonardo Mori e Gioele Pauselli, 3G, liceo G Alessi di Perugia

Referente: Chiara Fardella

Sempre più frequentemente nei quartieri e nelle strade delle città italiane si vedono i cinghiali: una presenza che causa incidenti e scompiglio. Inizialmente le zone  in cui erano segnalati avvistamenti di cinghiali erano solo due: Genova e Trieste. Dal 2021, però, c’è stata una crescita esponenziale di avvistamenti in oltre cento città italiane e questo aumento è continuato per i tre anni successivi. In totale, quindi, le segnalazioni sono pari a 863  e gli avvistamenti si sono verificati anche in mezzo alle case, come riportano i dati dello studio condotto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, pubblicato anche dal Sindacato Italiano Veterinari Medicina Pubblica. 

La causa di questi numerosi spostamenti è anche il rialzo delle temperature, effetto dei cambiamenti climatici, che spinge questi animali a cercare aree più fresche; in aggiunta, i lunghi periodi di siccità li costringono ad avventurarsi in aree urbane per cercare qualcosa da bere. In più gli habitat boschivi in cui prima risiedevano i cinghiali si stanno distruggendo a causa del cambiamento climatico e all’urbanizzazione delle aree rurali da parte delle città in crescita. Inoltre, uno studio dell’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale dice che i cinghiali provocano un incidente stradale ogni 41 ore e che oltre un milione di cinghiali totali vagano per le città italiane. Questi animali causano numerosi incidenti e attaccano talvolta la popolazione creando scompiglio. A Olbia sono stati aggrediti sia una donna che un bambino in bicicletta che per difendersi ha dovuto tirare al cinghiale un vaso di fiori, come riporta l’ANSA.

I cinghiali invadono le città soprattutto per trovare cibo: spesso il loro obiettivo è l’abbondante spazzatura non protetta nelle strade. In realtà il problema di fondo è che le aree boschive sono gradualmente diminuite negli anni, facendo scarseggiare le risorse disponibili per questi animali selvatici, mentre il loro numero è aumentato, quindi per vivere essi devono necessariamente cercare risorse in posti alternativi in cui altrimenti non si sarebbero avventurati. 

Secondo i dati ISPRA la loro popolazione è addirittura raddoppiata, passando da 500 mila esemplari a circa un milione. Tra le cause di questo incremento c’è la diminuzione della popolazione di lupi grigi, il loro maggiore predatore. Inoltre, dopo la Seconda Guerra Mondiale lo sfruttamento antropico dei boschi è diminuito, permettendo alla fauna locale di ripopolarli, infine la nuova regolamentazione della caccia ha diminuito il numero totale degli esemplari che è possibile abbattere  ogni anno.

Questi cinghiali in cerca di cibo causando numerosi danni non solo nelle città, ma anche nei campi coltivati, distruggendo le colture e causando gravi perdite ai contadini, al punto che numerosi agricoltori sono scesi in piazza per protestare contro la mancata applicazione dei piani regionali di contenimento di questa specie. Infatti, le regioni hanno messo a punto  un protocollo che prevede una serie azioni per diminuire il numero di cinghiali e, conseguentemente, dei danni da loro causati. Per mettere in atto questi piani, il comune di Perugia si appoggia a associazioni di caccia locali a cui danno il permesso di piazzare trappole nelle aree cittadine o organizzare battute di caccia nelle aree agricole idonee. Inoltre, è anche stata istituita una legge che obbliga ogni associazione di caccia ad abbattere un minimo di circa cento esemplari per ogni stagione di caccia con l’obiettivo di diminuire la popolazione di questi animali. Queste informazioni ci sono state date durante un’intervista ad un cacciatore locale, membro di una associazione di caccia. 

Il problema dell’invasione dei cinghiali attualmente è molto grave e necessita di una soluzione adatta ed efficace il prima possibile per evitare altri danni e disastri. Per di più anche la popolazione cittadina deve abituarsi a conviverci gestendoli nel migliore dei modi. In sintesi, il cambiamento climatico e l’urbanizzazione stanno alterando le condizioni ambientali, spingendo animali come i cinghiali a cercare nuove aree dove vivere, tra cui le città, dove trovano risorse abbondanti.