Livorno: i portuali si rifiutano di caricare le bombe per Israele

8 giugno, 2021 – Il 13 Maggio pomeriggio è arrivata a Livorno la nave cargo Asiatic Island.

Grazie alla segnalazione di Weapon Watch è stato reso noto che la nave trasportasse anche bombe e munizioni dirette al porto di Ashdod in Israele.

Armi ed esplosivi destinati a una guerra che sta sconvolgendo ancora una volta il medio oriente e che non risparmia civili e bambini. 

 “Come Unione sindacale di base ma soprattutto come lavoratori portuali abbiamo deciso di dire basta” 

Questa la dichiarazione di Giovanni Ceraolo, coordinatore del’Usb livornese durante un presidio cittadino a sostegno del popolo palestinese.

Il sindacato ha chiesto chiarimenti alla Capitaneria di porto, all’ASL eall’autorità portuale, sia per una questione etica, ma anche per la sicurezza degli operatori portuali.

Infine l’Usb ha dichiarato che interverranno tutte le volte necessarie affinché il porto di Livorno non sia uno snodo di armamenti, a prescindere dalla geografia del conflitto.

“Non vogliamo essere complici dell’utilizzo del porto a fini di guerra” spiega il sindacalista Massimo Mazza.

Intanto però la pioggia di bombe tra Israele e Gaza non cessa e il bilancio delle vittime, specie tra i civili aumenta costantemente.